Pur non essendo un grande utilizzatore di Skype, un paio di volte all’anno lo apro pure io (niente battute), ed inevitabilmente c’è un qualche aggiornamento da installare in agguato. Il computer di riferimento è un iMac con OS X 10.7 (Lion) regolarmente aggiornato.
Più di una volta è successo che in seguito all’aggiornamento, nella cartella applicazioni comparisse un’icona “Skype_old” accanto a quella normale della versione aggiornata di Skype. Dopo aver cercato (invano) possibili metodi per rimuoverla che fossero più civili del semplice trascinamento nel cestino, ho trovato un modo molto più semplice: cliccateci sopra, chiudete l’applicazione che parte (che comunque non fa niente, non apre nemmeno una finestra), e l’icona sparirà da sola. Job done!
Spesso, dopo aver acquistato o formattato un PC (o un Mac) ci si ritrova a voler guardare un filmato sul proprio computer e accorgersi che il player preinstallato (Windows Media Player per Windows e QuickTime Player per Mac) non ci permette di aprirlo perché il codec necessario per decodificare la traccia audio/video non è disponibile.
Nella selva dei formati video si rischia davvero di perdersi, tra mov, AVI (che in realtà non è un formato vero e proprio), divx, mpeg, mkv, mp4, 3gp, ogg, real e chi più ne ha più ne metta. Spesso si ricorre a veloci ricerche su Google per trovare e scaricare il codec di cui si ha bisogno al momento, intasando il proprio computer con svariate applicazioni e pacchetti presi da luoghi diversi, senza riuscire a risolvere la situazione una volta per tutte.
In realtà esiste una soluzione molto più pulita ed elegante: VLC. Si tratta di un player molto semplice, leggero e dalle buone performance. Ma ciò che più conta è che, anziché appoggiarsi ai codec installati nel computer per riprodurre i contenuti audio e video, contiene quasi tutti i codec già al suo interno e di conseguenza non è necessaria alcuna installazione aggiuntiva per poter riprodurre i propri file. C’è da dire che si tratta di un player professionale piuttosto che di un’applicazione “bella da usare”, ma fa il suo dovere e lo fa bene. Per i più smanettoni, ci sono anche opzioni avanzate quali la gestione remota attraverso LAN (da cui il nome esteso del programma, VideoLAN), la riproduzione di un video con traccia audio su file separato (utile quando sono disponibili più tracce audio in lingue diverse per la stessa traccia video) e la possibilità di riprodurre stream audio/video.
Contrariamente a quanto spesso si pensa, non è necessaria un’utility gratuita o a pagamento per creare archivi ZIP su Mac. Questa credenza è abbastanza diffusa, non chiedetemi il perché; io stesso ho scoperto questa funzionalità che sinceramente non è neanche troppo nascosta dopo aver passato una buona mezz’ora cercando un’utility per creare archivi ZIP.
Per sfruttare le funzionalità di compressione integrata in OSX è sufficiente selezionare i file o le cartelle da inserire nel file ZIP, fare click destro e selezionare la funzione “comprimi”. In alternativa, la stessa funzione è richiamabile dal menu Archivio nella barra in alto. In questo modo viene creato un archivio non protetto da password contentente i file che avete selezionato.
Apparentemente esiste anche una funzionalità di OSX che vi permette di creare archivi criptati (protetti da password), ma non è integrata nell’interfaccia utente e deve essere quindi richiamata da riga di comando tramite il Terminale:
zip -ejr [name] [path to folder]
dove zip -ejr è il comando per la compressione (la e indica la criptazione), [name] è il nome dell’archivio che volete creare e [path to folder] è l’indirizzo della cartella il cui contenuto volete comprimere (anziché digitare l’intero percorso potete semplicemente fare drag&drop della cartella, e il Terminale inserirà automaticamente il suo percorso). Ricordate che prima di inserire questo comando dovete recarvi nella cartella dove volete che l’archivio sia creato usando il comando cd.
Qualche giorno fa mi si è presentato un problema singolare: per cambiare brano musicale sull’iMac usando l’Apple Remote, ho inavvertitamente avviato iTunes sul portatile, che stava acceso lì a fianco. Per evitare che succeda, è necessario configurare uno dei due computer, in questo caso il portatile, affinché rifiuti i comandi del Remote.
Per fare questo è sufficiente andare in Preferenze di sistema > Sicurezza e modificare la voce Disabilita il ricevitore a infrarossi per il controllo remoto. Fatto! 😉
PS: notate che in questa schermata c’è anche un pulsante che permette di accoppiare il computer ad un Remote specifico, in modo che si lasci controllare solo da quell’apparecchio e non da altri.
Finalmente una cosa facile da fare, senza la necessità di scaricare ed installare alcunché, ammesso che abbiate un Mac.
Tutto quello che dovete fare per convertire il vostro PDF in un’immagine JPG è aprirlo con Anteprima (Preview in inglese, il visualizzatore PDF di default) e poi cliccare su File > Salva con Nome, specificando JPG come formato nell’apposito menu a discesa. 🙂
Avete la necessità di gestire un computer in remoto, sfruttando la connessione ad internet di entrambi? Non avete bisogno di funzionalità avanzate, ma di un programma semplice da usare, veloce da installare e, perché no, anche gratuito? A questo proposito vi segnalo un programmino molto carino nel quale sono incappato tempo fa, durante le mie sessioni di navigazione senza preciso scopo all’interno della rete. Facile da installare e subito operativo (su Windows può essere usato direttamente come eseguibile volendo, senza bisogno di installazione alcuna), un’ottima alternativa ad altre soluzioni (come RealVNC) perché è gratuito per utenti privati e funziona bene. Continua a leggere »
Mentre la beta della nuova suite Office 2010 per Windows è disponibile gratuitamente sul sito nella Microsoft, è stata ufficialmente annunciata la nuova versione della famosa suite di produttività per Mac. Microsoft Office for Mac 2011, questo il nome ufficiale del programma, dovrebbe essere disponibile entro le vacanze (estive?, ndr) del 2010.
Tra le novità più grosse c’è l’introduzione di Oulook for Mac, che va a sostituire Entourage come client e-mail. Continua a leggere »
Da nuovo (e soddisfatto) utente Mac non ho potuto fare altro che sorridere di fronte a questa campagna pubblicitaria che sapevo esistere già da un po’, ma che non avrei mai immaginato essere così corposa! “Get a Mac” è costituita da una serie di video molto corti (in inglese), i cui protagonisti sono Windows (John Hodgman) e Mac (Justin Long), nei quali le due piattaforme si confrontano/scontrano, e immancabilmente Mac riesce a farla franca 😛 Divertente il modo in cui prendono deliberatamente in giro Windows…
Se state prendendo in considerazione l’idea di acquistare un Mac ma siete riluttanti perché, come me, temete di avere problemi di compatibilità con file e cose varie, vi posso dire che il mio passaggio da PC a Mac è stato assolutamente trasparente e privo di problemi. E’ vero che alcuni programmi girano solo su Windows, ma se ne avete assoluto bisogno potete sempre creare un sistema dual boot (cosa che non voglio fare per principio, questi “ibridi” non mi piacciono) oppure installare Parallels e fare girare lì la vostra copia di Windows con tutti i relativi programmi… perderete un po’ in prestazioni in questo modo ma è un ottimo compromesso!
Quindi… get a Mac! 🙂
PS: mi comunicano ora dalla redazione che Microsoft ha risposto alla campagna Get a Mac con la campagna I’m a PC 😀 (qui alcuni video)
PPS: alcuni video della campagna Get a Mac sono stati ideati appositamente per essere pubblicati in formato flash su vari siti internet, qui sotto un esempio… anzi due!
Ma allora non è solo la provincia di Bolzano!! Anche la pubblica amministrazione di Vienna, seguendo Monaco, ha deciso di passare al software libero. Nonostante tutto, questa scelta non è stata radicale come si potrebbe pensare: le singole realtà verranno valutate e verrà deciso se rimanere a Windows o adottare soluzioni alternative come Mac o, appunto Linux. Anche l’installazione dei programmi per la produttività verrà decisa caso per caso, scegliendo tra OpenOffice o Microsoft Office a seconda delle necessità e delle compatibilità.
La versione di Linux adottata dal comune di Vienna è una versione personalizzata per venire incontro alle necessità della pubblica amministrazione, chiamata Wienux.
Gentilissimi lettori, ecco qui l’intervento di rito con cui si tirano le somme sull’anno passato e parla di quello che verrà!
Direi di partire riguardando l’intervento dell’anno scorso. Intervento piuttosto anomalo devo dire (evidentemente avevo fretta di scappare da qualche parte quando scrivevo 😛 ), per una buona volta almeno ho avuto il buonsenso di non formulare i classici buoni propositi per il nuovo anno, che avrei poi completamente trascurato 🙂 In realtà un grande proposito per il 2009 l’avevo espresso: vivere di più, cosa che nel 2008 non sono riuscito a fare per motivi da dimenticare. Ed effettivamente ci sono riuscito, anche troppo direi 😀 Il 2009 è stato caratterizzato da una quantità incredibile di impegni, e come penso di aver già scritto tempo fa io stesso non ho idea di come abbia fatto a fare tutto!
Nel 2009 ho fatto una scelta non vorrei dire campata per aria, diciamo coraggiosa: frequentare l’università all’estero. Ripensamenti? No, non sul fatto in sé di frequentare all’estero. Più che altro i pensieri adesso sono incentrati sul “che si farà dopo”? L’università in Inghilterra mi ha letteralmente aperto le porte del mondo davanti, se avessi a cuore la mia carriera potrei rimanere in Inghilterra e lavorare per l’Airbus o la Rolls Royce oppure andare in America e lavorare per la Boeing che, diciamocelo, mi sta molto più simpatica dell’Airbus. Eppure per ora sento ancora che la mia casa è qui in Italia. C’è un po’ di confusione in effetti… ma le cose hanno quattro anni per chiarirsi 🙂
Nel 2009 ho poi portato avanti la passione per il cinema nata l’anno precedente, e con ottimi risultati direi, essendo riuscito a conquistare anche la cabina di proiezione del cinema dell’università di Southampton (anche se ufficialmente devo ancora completare il training).
Ultimo evento degno di nota del 2009, la mia conversione (anche se solo parziale – per ora) a Mac! 🙂
Per il 2010 non ci sono propositi particolari, tranne forse quello di riuscire a trovare un bilanciamento un po’ più diciamo equilibrato tra tempo dedicato allo studio e tempo dedicato a tutto il resto… non dimentichiamoci che qui c’è anche l’università in ballo, oltre a tutto il resto 😛
Chi, come me, è da poco passato a Mac “emigrando” dalla piattaforma Windows, troverà sicuramente utile questa lista di scorciatoie da tastiera presa da skimbu.it, indispensabile per destreggiarsi con agilità tra finestre, pagine e documenti 🙂
Inoltre, se dopo avere acceso il vostro Mac siete veramente confusi, sempre sullo stesso blog trovate un intervento che vi spiega 10 cose fondamentali (ma proprio fondamentali) da sapere per poter usare il vostro nuovo gioiellino.
Brevissimo e velocissimo intervento per segnalarvi un ottimo editor di testo per Mac: TextWrangler. Ottimo per tre ragioni:
funziona;
è free;
funziona.
Personalmente l’ho usato solamente per scrivere codice HTML e php per ora, e quindi ve lo consiglio per questo scopo, ma penso che funzioni bene anche come normale editor di testi (anche se in quest’ultimo caso al buon vecchio TextEdit non manca niente).
Se decidete di provarlo, fatemi sapere cosa ne pensate!
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