Apple richiama e sostituisce iPod Nano di prima generazione

Avviso alla clientela: a causa di alcuni potenziali problemi di surriscaldamento della batteria recentemente individuati, Apple ha deciso di richiamare tutti gli iPod Nano di prima generazione venduti tra settembre 2005 e dicembre 2006. Essi verranno gratuitamente sostituiti con un altro iPod Nano 1G rigenerato (quindi come nuovo), con le stesse caratteristiche di quello richiamato (stesso colore e stessa capacità). L’unica eccezione sono gli iPod personalizzati con la scritta incisa sul retro, che… verranno restituiti senza scritta. Un po’ tardi per accorgersi dei problemi alla batteria, considerato che sono passati sei anni abbondanti, ma tant’è: ad iPod nuovo donato non si guarda in bocca. Continua a leggere »

Una promessa

I luoghi di Mine Vaganti a Lecce e nel Salento

Mine Vaganti, film di cui ho scritto una recensione poco tempo fa, è un film che crea uno stretto, strettissimo legame tra la storia che racconta e la terra in cui si svolgono gli eventi. Un legame particolare viene creato con la città di Lecce, tanto da convincere il sindaco a conferire ad Ozpetek la cittadinanza onoraria. Lo stesso Ozpetek, innamoratosi del capoluogo salentino e delle persone che ci vivono, dice: “Tante volte, quando mi chiedono se io mi senta italo-turco o turco-italiano, rispondo: sono leccese e basta.”

Di seguito elenco le scene del film che sono riuscito a collocare a Lecce e dintorni in un pomeriggio due pomeriggi altrimenti privi di senso. Per visualizzare i luoghi su Google Maps è sufficiente cliccare sull’anteprima o sulla descrizione della scena.


Piazza Sant’Oronzo (bar Tentazioni) TUTTI RIDONO Continua a leggere »

Mine Vaganti – Recensione

Mine Vaganti è un film che ho visto appena uscito nei cinema, in marzo 2010. Da allora l’ho guardato, riguardato e guardato ancora, decine di volte. Eppure sento che c’è ancora qualcosa che mi sfugge di questo film, qualche messaggio che ancora non sono riuscito a cogliere. Forse mi sbaglio ma… è una specie di presentimento.

Mine Vaganti è un film che, nonostante sia focalizzato sulla tematica dell’accettazione dell’omosessualità nella società italiana di oggi, vuole in realtà toccare una tematica molto più ampia e relativa al tradizionalismo di alcune famiglie, soprattutto quelle meridionali, che fanno fatica ad accettare quando le cose non vanno come è previsto e pianificato che vadano. L’omosessualità non viene trattata in maniera pesante, al contrario viene presentata in maniera molto naturale e spontanea. Continua a leggere »

Calma, ce n’è per tutti

Cos’è per voi il cibo? Un semplice alimento, un “contenitore di calorie” che vi permette di sopravvivere giorno dopo giorno? Un piacere della vita?

Pensateci, il cibo in realtà è molto di più che un semplice modo di sfamarsi: tramite il cibo si può ostentare la propria ricchezza. Pensate ai matrimoni, dove certamente non c’è scarsità di alimenti. Purtroppo però, da che mondo è mondo, l’ago della bilancia non si trova al centro. Come scritto in questo articolo di poco tempo fa, i Paesi affamati lo stanno diventando sempre di più, e i Paesi benestanti stanno diventando sempre più spreconi.

Imparare a mangiare più responsabilmente, oltre che forse migliorare la nostra salute, è anche una questione di rispetto nei confronti di chi di cibo non ne ha a sufficienza. Molto può essere fatto nel proprio piccolo da ognuno di noi, ogni giorno; ma tanto può essere fatto anche dalle aziende. Non vi dico i rinfreschi in cui (qui in Inghilterra perlomeno) i dipendenti sono obbligati a buttare via il cibo che avanza.

E, badate bene: non si tratta di rinunciare a grandi cose. Si tratterebbe solo di rinunciare agli sprechi. Perché su questo pianeta, di cibo ce n’è per tutti. Per ora.

NB: con questo intervento Dega’s Blog partecipa all’iniziativa Blog Action Day, che quest’anno è dedicata, manco a dirlo, al cibo 😉

Come si fa: disabilitare l’Apple Remote

Qualche giorno fa mi si è presentato un problema singolare: per cambiare brano musicale sull’iMac usando l’Apple Remote, ho inavvertitamente avviato iTunes sul portatile, che stava acceso lì a fianco. Per evitare che succeda, è necessario configurare uno dei due computer, in questo caso il portatile, affinché rifiuti i comandi del Remote.

Per fare questo è sufficiente andare in Preferenze di sistema > Sicurezza e modificare la voce Disabilita il ricevitore a infrarossi per il controllo remoto. Fatto! 😉

PS: notate che in questa schermata c’è anche un pulsante che permette di accoppiare il computer ad un Remote specifico, in modo che si lasci controllare solo da quell’apparecchio e non da altri.

Problemi all’avvio dell’iMac

Vi scrivo la soluzione ad un problema che si è verificato un paio di volte negli ultimi giorni sul mio computer: all’avvio dell’iMac compare una barra di caricamento, il computer ci mette un po’ di più a caricare il sistema operativo, che alla fine si avvia, ma senza riconoscere alcun hardware (nessuna rete wifi, niente audio, niente lettore DVD, eccetera).

Non disperate, il vostro iMac sta benissimo 😉 Semplicemente, se avete una tastiera bluetooth, dovete evitare di accendere il computer e la tastiera nello stesso momento, poiché mentre la tastiera cerca di stabilire una connessione manda un segnale che il computer interpreta come se venisse premuto il tasto per l’avvio in modalità provvisoria (che non so quale sia, sinceramente).

Come si fa: resettare un iPod bloccato

Mi è successo più di una volta che, dopo averlo connesso al computer per sincronizzare i brani, il mio iPod si bloccasse sulla schermata iniziale della mela (o un’altra schermata a caso). Nessun segno di vita, nemmeno scollegando il cavo.

Ci sono due modi per risolvere il problema: il primo è aspettare che l’iPod si scarichi e si spegna; ricollegandolo al computer si riaccende normalmente. Il secondo, più immediato e risolutivo, è resettare l’iPod. Più che di reset, tuttavia, è meglio parlare di riavvio forzato, in quanto i dati non vengono cancellati. E’ sufficiente tenere premuti il tasto MENU e il tasto rotondo centrale per alcuni secondi. In questo modo tutto ciò che è sbloccabile… si sbloccherà. Buon ascolto 😉

RIP Steve Jobs

Il 5 ottobre 2011 si è spento Steve Jobs, la persona che con la propria intrapredenza ma soprattutto con la voglia di innovare e di cambiare ha fatto diventare la Apple l’azienda che è oggi: un’azienda che anche in un periodo di crisi economica era in crescita inarrestabile, che non molto tempo fa è arrivata ad avere più liquidità del governo degli Stati Uniti. Colpito da un cancro pancreatico nel 2004, non si è mai arreso e, lottando contro la malattia, ha continuato a guidare l’azienda di Cupertino, pur prendendosi diversi periodi di pausa.

Il 24 agosto 2011 da le dimissioni dalla posizione di amministratore delegato, che aveva coperto fino ad allora, per diventare presidente del consiglio di amministrazione, una carica di natura formale. Tim Cook diventa il nuovo CEO di Apple. Nella lettera con cui annuncia alla sua azienda e al mondo questa decisione, Jobs scrive:

“I have always said if there ever came a day when I could no longer meet my duties and expectations as Apple’s CEO, I would be the first to let you know. Unfortunately, that day has come.”

Il suo obiettivo principale, quello di creare apparecchi al tempo stesso eleganti e funzionali, è ciò che ha permesso ai prodotti Apple di conoscere una così larga diffusione, conquistando un’ampia fetta del mercato consumer, dopo essere stati confinati ad un mercato di nicchia per svariati anni.

Steve Jobs lascia dietro di sé una grande eredità, non tanto dal punto di vista economico quando da quello umano e personale. Bisogna avere il coraggio di osare, di cambiare le cose. Bisogna provarci, a cambiare il mondo.

 

Brave enough to think differently, bold enough to believe he could change the world, and talented enough to do it. (Obama)

No one wants to die. Even people who want to go to heaven don’t want to die to get there. And yet death is the destination we all share. No one has ever escaped it. And that is as it should be, because Death is very likely the single best invention of Life. It is Life’s change agent. It clears out the old to make way for the new. […] Your time is limited, so don’t waste it living someone else’s life. Don’t be trapped by dogma — which is living with the results of other people’s thinking. Don’t let the noise of others’ opinions drown out your own inner voice. And most important, have the courage to follow your heart and intuition. They somehow already know what you truly want to become. Everything else is secondary. (Steve Jobs)

Stay Hungry. Stay Foolish.
(Steve Jobs)

L’opera al cinema Eden di Bolzano

E’ programmata per mercoledì 28 settembre alle ore 20 al cinema Eden di Bolzano la prima puntata di un esperimento che, speriamo, durerà anche nei prossimi mesi: l’Opera al cinema.

Grazie ad un collegamento satellitare con il network Microcinema saremo infatti in grado di proiettare sul grande schermo l’opera lirica Faust di Gounod, cantata in francese e sottotitolata in italiano, in diretta dalla Royal Opera House di Londra. Un appuntamento da non perdere per gli appassionati che non possono partecipare dal vivo! La durata dell’evento è di circa 4 ore e il biglietto d’ingresso cosa 15,00 € (posto unico).

Come detto in precedenza questo è il primo appuntamento di un ricco programma che prevede, tra l’altro, la trasmissione degli eventi del Festival Lirico di Torre del Lago, l’evento di apertura della stagione alla Scala e altro ancora.

Per ulteriori informazioni www.cinemaeden.bz.it/home.php?p=opera

Una poesia ritrovata per caso

Erinnerung an die Marie A (Bertold Brecht)

[…]

Und auch den Kuß, ich hätt ihn längst vergessen
Wenn nicht die Wolke dagewesen wär
Die weiß ich noch und werd ich immer wissen
Sie war sehr weiß und kam von oben her.
Die Pflaumebäume blühn vielleicht noch immer
Und jene Frau hat jetzt vielleicht das siebte Kind
Doch jene Wolke blühte nur Minuten
Und als ich aufsah, schwand sie schon im Wind.

Questa è una poesia in cui sono incappato giorni fa, mentre guardavo il film Le vite degli altri (che consiglio a tutti di vedere). Mi ha ricordato un episodio, mesi fa, quando mi venne letta da qualcuno. Qualcuno che ne era stato colpito e l’aveva usata come ispirazione per comporre una canzone. Continua a leggere »

Non si può fare tutto e bene: Google Movies

Google mi impressiona ogni volta per la quantità di informazioni che riesce a raggruppare e a mettere a disposizione di chiunque abbia una connessione ad internet. Molte informazioni vengono rese reperibili in gran segreto, senza che nessuno se ne accorga… fino a che non ci incappa cercando, ad esempio, informazioni sui voli aerei (guardate in cima ai risultati di ricerca). Voli, conversione tra unità di misura e valute, semplici operazioni matematiche e molto altro.

Tra le varie informazioni messe a disposizione ci sono anche gli orari dei film in programmazione in una certa zona. Il servizio, al quale si può accedere digitando google.com/movies, indicizza automaticamente i siti internet dei cinema nelle varie località e permette di visualizzare gli orari di programmazione semplicemente scrivendo, nella parte sinistra della pagina, l’area in cui ci si trova. Ad esempio, questi sono in film in programmazione vicino a Bolzano.

Il problema, in questo caso, è che il sistema di indicizzazione e aggregazione delle informazioni è assolutamente rigido e blindato. Non c’è modo di segnalare un errore, rettificare un orario, oppure segnalare un altro cinema (e ce ne sarebbero molti altri in zona). Il rischio è che la gente che come me si fida (quasi) ciecamente di Google, prenda per buone queste informazioni, iniziando a frequentare solamente le sale segnalate dal sito e continuando ad ignorare la presenza di altri cinema (a Bolzano ci sono anche il cinema Eden ed il Cineforum).

Io ti ringrazio, Google, per la tua onnipotenza, ma… se fai le cose, falle bene!

117, e anche i furbetti pagano (si spera)

In mancanza di ispirazione continua la serie di interventi “tappabuchi” con… il numero della Guardia di Finanza. 117: in pochi sanno cosa sia e a cosa serva esattamente ma molti dovrebbero usarlo, soprattutto nel Paese che detiene la maglia nera per l’evasione fiscale in Europa (e con l’aumento dell’IVA attualmente in discussione la situazione non migliorerà di certo). Un numero utilissimo che viene pubblicizzato pochissimo dal governo, chissà come mai.

Tra le mille funzioni di questo numero ce n’è una molto importante: la possibilità per ogni cittadino italiano di segnalare, anche anonimamente, chi fa il furbetto e non rilascia scontrino o fattura. Possono anche essere denunciate contraffazioni o qualsiasi altro tipo di illegalità fiscali.

Nonostante ci sia la possibilità di non fornire il proprio nome, solo alle denunce non anonime viene dato seguito e viene avviata un’indagine. Altrimenti, se giudicata rilevante, la segnalazione viene inserita nel database della Guardia di Finanza per eventuali riferimenti futuri.

Articolo ispiratore (l’Espresso)

Vietato comprare libri a basso prezzo

Il 20 luglio è stata approvata la legge che pone un limite massimo del 15% agli sconti applicabili sul prezzo di copertina dei libri appena usciti in Italia, che solo in pochi casi potrà raggiungere il 20% e in casi eccezionali il 25%.

Motivazione ufficiale dell’iniziativa legislativa: proteggere i piccoli rivenditori indipendenti, che non possono permettersi di vendere agli stessi prezzi delle grandi catene. Effettiva ragione della legge: contrastare l’arrivo in Italia di Amazon, che ha aperto i battenti a fine novembre 2010 e che evidentemente sta creando parecchio scompiglio nel mondo dell’editoria italiana. Amazon è infatti risaputo per offrire prodotti (non solo libri, ma anche elettrodomestici, articoli per la casa, vestiti, scarpe e altro) a prezzo particolarmente basso, generalmente più basso del normale prezzo di mercato.

Ma quanto sarà efficace questa legge? Quanti lettori cambieranno effettivamente le proprie abitudini ed, ora abituati ad acquistare le loro letture online a prezzo ridotto, inizieranno ad uscire di casa per andare a comprare i libri nel piccolo negozietto in centro, pagandoli lo stesso prezzo che se li comprassero online? Quanti invece continueranno ad acquistare i libri come hanno sempre fatto? Giudicate voi. E’ giusto aiutare i piccoli rivenditori, ma non in questo modo, non con provvedimenti evidentemente e deliberatamente anacronistici.

Finalmente una legge che incentiva la lettura, ce n’era proprio bisogno! Finalmente un provvedimento che aiuta l’economia italiana!

Ritardi e mentalità

Treno regionale da Verona per il Brennero in ritardo. Vabbè, succede. 20 minuti, che diventeranno poi 25, il che significa che il treno lo si vedrà arrivare al binario solo 30 minuti dopo. E infatti, invece che arrivare alle 13.32, arriva alle 14. Bene, finalmente chi deve scendere può scendere, chi deve salire può salire. Pronti a partire! No. No? Come no? Che aspettiamo?

A prescindere dall’esempio stupido (sono decine le possibili ragioni per le quali il treno potrebbe essere stato costretto ad aspettare), il succo della faccenda rimane: in Italia si fa con comodo, chi deve aspettare aspetta perché tanto ne ha bisogno.

Io ho una grande fortuna, che è quella di poter confrontare la nostra realtà con quella di un altro Paese, il Regno Unito. E solo vivendo un po’ in un posto e un po’ in un altro ci si rende conto di queste differenze, di come la gente vive e vede le cose in modo diverso. Una vacanza non è abbastanza per cogliere tutte le sfumature della mentalità di una popolazione, bisogna viverci, ogni giorno. Gli inglesi non sono persone che non pensano ad altro che al lavoro, tutt’altro. Le ferie e gli scioperi li fanno anche loro. Ma quando si lavora, si lavora, il resto lo si fa dopo. Altrimenti se ne pagano le conseguenze. E per carità, nessuno è un santo: la pigrizia, la voglia di farsi gli affari propri sul posto di lavoro, la corruzione, la disonestà esistono dappertutto. Ma qui in Italia sono radicate nella mentalità della gente, sono comunemente accettate. Certa gente cerca anche di spacciarle apertamente per ovvie e necessarie.

L’unica cosa che tiene a galla la barca qui è il grande buonsenso della gente, la gente comune, che sa “drizzare le orecchie” quando sente puzza di bruciato. Che però è la stessa gente che preferisce chiudere un occhio quando si trova davanti a certe situazioni, piuttosto che provare ad aggiustare le cose. La stile di vita “sciallo” italiano fa gola a tutti, me incluso, e come non potrebbe… ma non si può andare avanti così, ne pagheremo le conseguenze… ne paghiamo le conseguenze. Ahi ahi ahi, se le paghiamo.