Mentre la beta della nuova suite Office 2010 per Windows è disponibile gratuitamente sul sito nella Microsoft, è stata ufficialmente annunciata la nuova versione della famosa suite di produttività per Mac. Microsoft Office for Mac 2011, questo il nome ufficiale del programma, dovrebbe essere disponibile entro le vacanze (estive?, ndr) del 2010.
Tra le novità più grosse c’è l’introduzione di Oulook for Mac, che va a sostituire Entourage come client e-mail. Continua a leggere »
Facebook non si ferma: dopo aver creato il più famoso social network a livello mondiale, con varianti mobile, per iPhone (chiamato Facebook Touch) e Lite, ora ritorna all’attacco con Facebook Zero. La nuova piattaforma non è stata ancora rilasciata, ma ne sono state annunciate le caratteristiche. Elemento chiave di Facebook Zero sarà la leggerezza della piattaforma che, liberandosi di funzionalità quali le foto e i giochi, permetterà di accedere al social network e monitorare lo stato dei propri amici in maniera estremamente veloce, anche con una connessione scadente. Inoltre, grazie ad accordi in fase di stipulazione con le compagnie telefoniche, tutti gli utenti dotati di cellulare in grado di connettersi ad internet potranno accedere a Facebook Zero senza alcun costo di connessione. Continua a leggere »
Signori, è giunto il momento di aggiornarsi! Gli URL completi sono passati di moda già da un po’, lasciando al posto agli indirizzi corti e comodi da gestire e da pubblicare. Come ben sapete, però, le mode cambiano velocemente, ed ora è il turno degli URL misteriosi e soprattutto un po’ inquietanti: è arrivato ShadyURL!
Da viaggiatore più o meno abituale, avendo la necessità di spostarmi in Inghilterra (soprattutto nell’area metropolitana di Londra e lungo la tratta Londra-Southampton) ho imparato diverse cose che ho pensato di condividere con voi per rendervi la vita più facile se avete intenzione di fare un saltino da queste parti ma non avete le idee molto chiare su come funzionano i trasporti. Sia che siate arrivati su questa pagina perché cercavate informazioni su come muovervi a Londra, sia che ci siate capitati per puro caso, nel caso abbiate in programma una visita a Londra nel prossimo futuro vale la pena di darci un’occhiata, anche solo per farsi un’idea di come funzionano le cose. Ma iniziamo subito con le domande…
Con che mezzo di trasporto mi conviene muovermi a Londra?
Il mezzo di trasporto per eccellenza per muoversi a Londra è senza dubbio la Tube, ovvero la metropolitana. Innumerevoli stazioni, treni frequentissimi (e, nonostante questo, sempre pieni 😀 ) e la quasi impossibilità di perdersi (fatta eccezione per i labirinti di corridoi che bisogna percorrere per arrivare al binario desiderato, ma questo è parte del divertimento). Si riesce ad arrivare dall’altra parte della città non dico a tempo di record, ma in maniera estremamente più veloce che con i mezzi di superficie, come gli autobus, che purtroppo sono soggetti a intasamenti e traffico intenso, soprattutto negli orari di punta. Senza contare poi che la metropolitana è parte integrante della Londra da vedere, se non la si usa non si può aver detto di aver visitato la capitale britannica 😛 Continua a leggere »
Sempre contestualmente all’Operazione Trasparenza a cui questo blog aderisce, segnalo ai miei gentilissimi lettori che cliccando sulle (bruttissime) inserzioni pubblicitarie di questo blog hanno contribuito a generare un reddito non ancora incassabile di 5,55€ 🙂
E’ molto poco considerato che sono passati ben 11 mesi dall’introduzione di Google Adsense su questo blog (una media di 0,46€ al mese, quindi), ma sinceramente non mi aspettavo di più ed è sempre e comunque meglio di niente.
Avete trovato un video che vi interessa su Youtube, ma questa volta invece che essere interessati al video vero e proprio vorreste averne la traccia audio? Preferite evitare di installare programmi nuovi sul vostro computer, con il rischio che poi non funzionino? Non preoccupatevi: c’è il sito internet che fa per voi. Continua a leggere »
Di tanto in tanto apporto cambiamenti al blog ma ogni volta che lo faccio mi piace sempre scrivere cos’ho fatto e perché, soprattutto quando il cambiamento influenza la vostra navigazione all’interno del sito 🙂
Ebbene sì, come vi avevo già anticipato tempo fa, la novità questa volta consiste nell’introduzione del famigerato link “offrimi una birra” alla fine di ogni articolo e nella barra laterale (non ancora), opportunamente modificato considerato che a) la birra non mi piace e b) mi accontento anche di molto meno! Quindi un caffè è sufficiente 🙂 Esso va in parte a sovrapporsi a Google Adsense, che per ora rimarrà presente ma conto di poterne rimuovere gli odiosi bannerini quanto prima se qualche buona anima che ha trovato utili le informazioni lette su questo blog decide di supportarlo 🙂 Tutto quello di cui avete bisogno è un mouse (con la relativa mano) per fare clic sulla tazzina che vedete in fondo ad ogni articolo ed un account Paypal.
Altra modifica che potreste aver notato è il fatto che ora nella homepage non sono più visibili gli articoli per intero, ma solo delle anteprime: per continuare la lettura è sufficiente cliccare sull’apposito link situato in fondo ad ogni anteprima (lo so, lo so, questo articolo è stato pubblicato per intero). I motivi che mi hanno spinto ad apportare questo cambiamento sono essenzialmente pratici: ci stanno più interventi in homepage, senza avere una pagina chilometrica. Se siete interessati a fare una cosa simile con il vostro blog wordpress, potreste trovare utile questo articolo che ho pubblicato pochissimo tempo fa! 😉
Per oggi da Southampton è tutto, rimanete sintonizzati!
Questo articolo dal titolo lunghissimo nasce in realtà per un motivo molto semplice: spiegarvi come fare in modo che sulla homepage del vostro blog WordPress compaia solo un estratto degli articoli, con un link per visualizzarli per intero. Forse sono solo io che ci ho messo una mezz’ora buona per capire come fare, ma questo processo è in realtà di una semplicità disarmante: basta usare il tag “more” al momento della scrittura di un articolo, anche conosciuto come tag “leggi tutto” in italiano. (Giusto per farvi un esempio, in questo articolo inserirò il tag more dopo alla fine di questa frase.)
A grande, grandissima direi, richiesta scrivo questo intervento per spiegare al popolo italiano, o perlomeno alla parte di esso interessata, a chi rivolgersi e cosa fare per iscriversi ad un corso post-laurea qui in Inghilterra. Ci tengo a sottolineare che sono un povero e indifeso studente del primo anno che non ha ancora la più pallida idea di quello che farà dopo aver ottenuto questa laurea, quindi prendete queste informazioni come riferimento e non per oro colato 😉
Questo dispositivo non ha ancora ricevuto le autorizzazioni previste dalle normative della Federal Communications Commission. Questo dispositivo non è, e potrebbe non essere in futuro, disponibile per la vendita o il leasing, né sarà venduto o distribuito in leasing finché non riceverà l’autorizzazione.
E’ incredibile come la gente venga presa in giro a volte… a fine dicembre (ma l’ha annunciato solo pochi giorni fa) Bondi ha firmato un decreto legge con il quale autorizza la SIAE ad incassare un tassa da applicare a tutti gli apparecchi che contengano una memoria interna. Lo scopo di ciò? Pagare (in anticipo) i diritti d’autore dei file che verranno salvati su quell’unità. Poco importa che si tratti di chiavette USB da usare per salvare i documenti da portare in università il giorno dopo oppure la schedina di memoria sulla quale poter salvare le foto e i video fatti con il telefonino. Gli hard disk che avete sul computer, il DVD su cui salverete i filmati delle vacanze saranno tutti sottoposti a questa nuova tassa al momento dell’acquisto.
Ridicolo? Sì. E’ come presupporre che ogni supporto venga utilizzato per salvarci contenuti sui quali non è stato pagato il diritto d’autore. E cosa dire di chi invece ha sempre acquistato regolarmente ciò a cui era interessato? Si potrà sentire autorizzato ad acquisire questi file illegalmente, considerato che i diritti d’autore gli ha pagati in ogni caso? Oppure continuerà a comprare online, pagando allegramente due volte i diritti d’autore (se non tre, acquisto-hard disk-ipod)?
Io NON difendo la libera condivisione di materiali protetti da diritti d’autore ma, diciamocelo, questo non è il modo di risolvere il problema. L’unica conseguenza sarà rendere i prezzi della tecnologia venduta in Italia ancora più ridicoli di quando già non siano, e questo, per quanto mi riguarda, altro non è che un incentivo a comprare all’estero, considerato che con questi aumenti si riesce a pagare una spedizione internazionale senza problemi (qui una stima degli aumenti di Altroconsumo, notare il rincaro di 8,20€ per una confezione di DVD).
Gli italiani, secondo me, devono smetterla di rimanere passivi davanti a tutto questo… questo è solo un esempio, ma la situazione è ormai generalizzata… se c’è qualche cosa che non va bisogna muovere il culo e cambiarla!
Ah, dimenticavo… ma i decreti legge non erano stati ideati per far fronte a situazioni di emergenza, per le quali non si poteva aspettare la creazione di una normale legge parlamentare?
Da nuovo (e soddisfatto) utente Mac non ho potuto fare altro che sorridere di fronte a questa campagna pubblicitaria che sapevo esistere già da un po’, ma che non avrei mai immaginato essere così corposa! “Get a Mac” è costituita da una serie di video molto corti (in inglese), i cui protagonisti sono Windows (John Hodgman) e Mac (Justin Long), nei quali le due piattaforme si confrontano/scontrano, e immancabilmente Mac riesce a farla franca 😛 Divertente il modo in cui prendono deliberatamente in giro Windows…
Se state prendendo in considerazione l’idea di acquistare un Mac ma siete riluttanti perché, come me, temete di avere problemi di compatibilità con file e cose varie, vi posso dire che il mio passaggio da PC a Mac è stato assolutamente trasparente e privo di problemi. E’ vero che alcuni programmi girano solo su Windows, ma se ne avete assoluto bisogno potete sempre creare un sistema dual boot (cosa che non voglio fare per principio, questi “ibridi” non mi piacciono) oppure installare Parallels e fare girare lì la vostra copia di Windows con tutti i relativi programmi… perderete un po’ in prestazioni in questo modo ma è un ottimo compromesso!
Quindi… get a Mac! 🙂
PS: mi comunicano ora dalla redazione che Microsoft ha risposto alla campagna Get a Mac con la campagna I’m a PC 😀 (qui alcuni video)
PPS: alcuni video della campagna Get a Mac sono stati ideati appositamente per essere pubblicati in formato flash su vari siti internet, qui sotto un esempio… anzi due!
Apprendo ora che nei giorni passati (meta gennaio al momento della scrittura dell’articolo, ndr) al Cineplexx di Bolzano si sono ripetutamente verificati problemi tecnici nella proiezione del film Avatar (3D). Tutto questo va ad aggiungersi alle non poche lamentele che sento ultimamente in merito ai prezzi diciamo “non troppo ragionevoli”, considerato che andare a vedere Avatar al Cineplexx di Bolzano comporta:
8,00€ per il biglietto d’ingresso standard;
2,00€ di supplemento per il 3D;
1,00€ di supplemento per la durata del film (162 minuti)
eventuale 1,00€ di supplemento per la prenotazione del biglietto;
eventuale parcheggio per chi viene da fuori città o per chi decide di non voler camminare (non passano mezzi pubblici).
Per un totale di ben 12,00€ + parcheggio + eventuali dolciumi… a persona! Un po’ tantino per un film… no?
I rumors che sono dilagati nella rete nelle ultime settimane si sono rivelati corretti. Stasera (27 gennaio 2010, ndr), la Apple ha ufficialmente rilasciato il suo nuovo tablet PC, chiamato iPad.
Avendo seguito la presentazione del prodotto in diretta su melamorsicata.it, devo ammettere che la prima impressione è stata un po’ deludente in generale, sulle linee di “ma è un iPhone gigante! *sigh*”. Successivamente invece, a mano a mano che zio Steve ne ha snocciolato le caratteristiche, l’apprezzamento della ciurma si è manifestato 🙂
Ecco qui un riassunto delle caratteristiche del nuovo prodotto made in Apple:
processore Apple A4 da 1 Ghz a basso consumo
dimensioni 242x189x13 mm, peso 680 g per la versione senza 3G e 730 g per la versione con il supporto al 3G
sistema operativo graficamente uguale (lo stesso?) dell’iPhone
schermo IPStouchscreen (con supporto multitouch) da 9,7 pollici con tastiera virtuale, risoluzione 1024×768, con una cornice nera che lo fa assomigliare molto allo schermo del MacBook Pro (a me sinceramente non piace questa cornice, probabilmente è necessaria per ospitare l’hardware sottostante o per motivi ergonomici – ovvero per tenere in mano l’iPad senza toccare lo schermo)
utilizzabile sia in verticale che in orizzontale
dotato di accelerometro, magnetometro, GPS e sensore di luminosità
connettore Apple (lo stesso degli iPod e degli iPhone, per intenderci)
navigazione in Internet tramite connessione wireless (protocollo n) o 3G HSDPA (opzionale, vedere i prezzi sotto)
attualmente il browser non supporta flash
non può effettuare chiamate telefoniche (per fortuna, dico io)
supporto del pacchetto iWork, giochi in 3D e applicazioni varie scaricabili
eBook: nuova applicazione sviluppata da Apple che permette di acquistare libri online e di condividere le proprie impressioni su una lettura con gli altri utenti
possibilità di connettere un proiettore esterno per le presentazioni
non ci sarà alcun vincolo per quanto riguarda l’operatore della nuova “micro SIM card” che va inserita nell’iPad
diverse la capacità disponibili: 16, 32 o 64 GB
esiste un dock per il dispositivo al quale è possibile collegare tramite bluetooth una tastiera fisica per usare l’iPad come un vero e proprio computer
il dispositivo non sarà dotato di webcam/fotocamera, che dovrà essere sostituita da un dispositivo esterno in caso di necessità
non ci sono conferme ufficiali per quanto riguarda il materiale ma dalle foto rese disponibili sembra avere il retro in alluminio; la mela sul retro non è illuminata ed è nera (cambio di stile!)
Infine: la prima versione dell’iPad verrà resa disponibile al pubblico a giugno 2010 e in America sarà venduta a 499$, 599$, 699$ per la versione senza 3G e 629$, 729$, 829$ per la versione con il supporto al 3G (rispettivamente quello da 16, 32 e 64 GB).
Ad oggi queste caratteristiche sono già state pubblicate sul sito americano della Apple, mentre quello inglese ed italiano ancora non menzionano niente.
Impressioni? Molto buono il fatto che non sia un telefono, avrebbe creato molta confusione nei confronti dell’iPhone, e ottimi i prezzi soprattutto per quanto riguarda la versione base (quella con 16GB di capacità e senza supporto al 3G) che in America verrà venduta a soli 499$ (circa 360€): non dico economico, ma bisogna ammettere che è un prezzo decisamente più abbordabile se confrontato ad altri prodotti Apple di questa fascia. Peccato per la cornice nera (evidentemente neanche la Apple fa miracoli 😛 ) e personalmente dico anche peccato per la mela nera che non si illumina, ormai mi sono affezionato a quella bianca… ma è sicuramente solo una questione di abitudine 🙂
Cari lettori e care lettrici, questo è un disperato intervento dell’ultimo momento per segnalarvi – nel caso non seguiate la faccenda – che domani (il 27 gennaio, ndr) alle ore 19 italiane (ovvero 18 inglesi :P) il nostro caro amico Stefano Lavori (Steve Jobs per gli amici) terrà a San Francisco un Apple Event nel quale, secondo rumors molto diffusi, verrà presentata quella che la Apple stessa ha definito “la loro nuova creazione” e che sembra essere un tablet “PC” made in Cupertino. Si vocifera che si chiamerà iSlate – noi rimandiamo pazientemente in attesa della rivelazione, che come sempre verrà fatta in grande stile come solo Apple sa fare! 🙂
Se come il sottoscritto siete interessati all’evento, potete seguirlo cliccando su questo link, dove verrà trasmesso live (ora la pagina è protetta da password ma verrà modificata)! 😉
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