Visto che ultimamente manca (e in maniera preoccupante) l’ispirazione per scrivere in questo blog, vi racconto un po’ del mio IP (Individual Project) di quest’anno.
Si tratta di studiare come viene migliorata l’aerodinamica dei treni ad alta velocità installando delle coperture laterali per i vani delle ruote, attualmente non installate in Europa. Nello specifico lo studio fa riferimento all’ICE 3 tedesco, ma studi simili sono stati condotti su treni analoghi, soprattutto l’ETR 500 (la “famosa” Frecciarossa italiana). I miglioramenti relativi all’aerodinamica portano con sé due vantaggi non discutibili: un miglioramento dell’efficienza del treno (viene ridotta la resistenza) e una diminuzione del rumore emesso dal treno quando viaggia alle alte velocità.
Uno studio condotto in Italia su un ETR 500 ha dimostrato come le coperture possano migliorare le prestazioni del 10%. Addirittura, riprogettando una versione ottimizzata del treno includendo le coperture laterali, si potrebbe arrivare ad un 15%. Sembrano valori molto ottimistici in effetti, ed i risultati che ho ottenuto io finora mostrano un miglioramento del 5% circa in termini di efficienza energetica. Pensateci però, questo equivale a dire che ogni 20 treni in circolazione dotati di coperture, uno viaggia gratis rispetto alla situazione attuale. E se vi sembra poco… Continua a leggere »
Contrariamente a quanto spesso si pensa, non è necessaria un’utility gratuita o a pagamento per creare archivi ZIP su Mac. Questa credenza è abbastanza diffusa, non chiedetemi il perché; io stesso ho scoperto questa funzionalità che sinceramente non è neanche troppo nascosta dopo aver passato una buona mezz’ora cercando un’utility per creare archivi ZIP.
Per sfruttare le funzionalità di compressione integrata in OSX è sufficiente selezionare i file o le cartelle da inserire nel file ZIP, fare click destro e selezionare la funzione “comprimi”. In alternativa, la stessa funzione è richiamabile dal menu Archivio nella barra in alto. In questo modo viene creato un archivio non protetto da password contentente i file che avete selezionato.
Apparentemente esiste anche una funzionalità di OSX che vi permette di creare archivi criptati (protetti da password), ma non è integrata nell’interfaccia utente e deve essere quindi richiamata da riga di comando tramite il Terminale:
zip -ejr [name] [path to folder]
dove zip -ejr è il comando per la compressione (la e indica la criptazione), [name] è il nome dell’archivio che volete creare e [path to folder] è l’indirizzo della cartella il cui contenuto volete comprimere (anziché digitare l’intero percorso potete semplicemente fare drag&drop della cartella, e il Terminale inserirà automaticamente il suo percorso). Ricordate che prima di inserire questo comando dovete recarvi nella cartella dove volete che l’archivio sia creato usando il comando cd.
Anche io, come tanti altri utenti di iMac 27” (modello Maggio 2011), ho un problema con l’Apple Remote. Appena avviato il computer sembra funzionare tutto, ma dopo un po’ il controller smette di funzionare. Non succede sempre dopo la stessa quantità di tempo, a volte succede prima, altre volte dopo.
Non si tratta delle batterie del Remote (neanche altri controller, funzionanti su altri computer, venivano rilevati), né tantomeno del fatto che il controllo remoto sia disabilitato nelle impostazioni di sicurezza o che il computer sia stato accoppiato con un altro Remote. A nulla è servito seguire le istruzioni di Troubleshooting fornite da Apple.
Dopo un po’ smette di funzionare e basta, e al momento non sembra esserci altra soluzione che riavviare il computer… ma se qualcuno ha trovato una soluzione migliore lo scriva qui sotto!
Un paio di mesi fa avevo segnalato il fatto che Apple stesse richiamando gli iPod Nano di prima generazione per un difetto alla batteria. Il programma di sostituzione prevedeva la sostituzione con lo stesso modello (rigenerato) di iPod Nano, fino a che evidentemente non hanno finito le scorte ed hanno iniziato a spedire indietro i nuovi Nano di sesta generazione. Vi racconto la mia esperienza, nel caso possa tornare utile a qualcuno che si trova nella stessa situazione…
Anche io, essendo in possesso di un iPod Nano di prima generazione incluso tra quelli richiamati, ho chiesto la sostituzione. Tutto bene fino a quando è stata mandata l’email che confermava la spedizione del lettore MP3 sostitutivo tramite corriere (4 gennaio); tra le altre informazioni, l’email specificava che il pacco sarebbe stato consegnato entro due giorni lavorativi. Non veniva però indicato quale corriere aveva preso in carico la spedizione, e il codice fornito per tracciare la spedizione non veniva riconosciuto dal sito UPS, il corriere generalmente usato da Apple. Passati quattro giorni non si era visto ancora niente, ma sapendo benissimo che le spedizioni internazionali a volte sono sorprendentemente lente, lasciamo passare le settimane. Continua a leggere »
Una cosa che mi ha sempre dato fastidio di Gmail è il fatto che la firma preimpostata venga inserita in fondo al testo dell’email. Il problema è che questo accade anche quando si sta scrivendo una risposta e la firma finisce in fondo al messaggio citato, dove difficilmente si va a leggere.
Per fortuna qualcuno ci ha pensato e ha predisposto un “lab”, una funzionalità sperimentale di Gmail che permettere di inserire la firma all’inizio. Per attivarla, è sufficiente entrare nelle impostazioni di Gmail, aprire la scheda “Labs” ed attivare “Ritocchi alle firme”, assicurandosi di premere il tasto Salva modifiche in fondo alla pagina.
Avete scritto un racconto? Avete fatto una ricerca particolarmente interessante e pensate che possa tornare utile anche ad altre persone? Volete mettere a disposizione del pubblico la vostra opera e non vi dispiacerebbe guadagnarci pure qualche euro?
La soluzione che fa per voi si chiama Lulu. Lulu è una piattaforma che vi permette di pubblicare online le vostre opere, siano essi libri, fascicoletti, eBook, album fotografici, calendari, ricettari. Al momento dell’inserimento di un prodotto potrete specificare molte caratteristiche quali tipo di rilegatura, tipo di carta, formato, colore o B/N e, ovviamente, il vostro guadagno per copia venduta oppure il prezzo di vendita all’utente finale. Da notare è che Lulu si prende una commissione pari al 20% del prezzo di vendita oppure il 25% del guadagno.
Dopo aver caricato il vostro prodotto, potete iniziare a pubblicizzarlo. Quando un utente farà l’acquisto su Lulu.com, il libro verrà stampato e rilegato come da voi specificato e spedito a chi ne ha fatto richiesta. Lulu si prende la sua commissione, voi vi prendete la vostra parte. Facile no? 🙂
PS: sto pensando di pubblicare la mia tesina di maturità su Lulu 😉
Avviso alla clientela: a causa di alcuni potenziali problemi di surriscaldamento della batteria recentemente individuati, Apple ha deciso di richiamare tutti gli iPod Nano di prima generazione venduti tra settembre 2005 e dicembre 2006. Essi verranno gratuitamente sostituiti con un altro iPod Nano 1G rigenerato (quindi come nuovo), con le stesse caratteristiche di quello richiamato (stesso colore e stessa capacità). L’unica eccezione sono gli iPod personalizzati con la scritta incisa sul retro, che… verranno restituiti senza scritta. Un po’ tardi per accorgersi dei problemi alla batteria, considerato che sono passati sei anni abbondanti, ma tant’è: ad iPod nuovo donato non si guarda in bocca. Continua a leggere »
Qualche giorno fa mi si è presentato un problema singolare: per cambiare brano musicale sull’iMac usando l’Apple Remote, ho inavvertitamente avviato iTunes sul portatile, che stava acceso lì a fianco. Per evitare che succeda, è necessario configurare uno dei due computer, in questo caso il portatile, affinché rifiuti i comandi del Remote.
Per fare questo è sufficiente andare in Preferenze di sistema > Sicurezza e modificare la voce Disabilita il ricevitore a infrarossi per il controllo remoto. Fatto! 😉
PS: notate che in questa schermata c’è anche un pulsante che permette di accoppiare il computer ad un Remote specifico, in modo che si lasci controllare solo da quell’apparecchio e non da altri.
Vi scrivo la soluzione ad un problema che si è verificato un paio di volte negli ultimi giorni sul mio computer: all’avvio dell’iMac compare una barra di caricamento, il computer ci mette un po’ di più a caricare il sistema operativo, che alla fine si avvia, ma senza riconoscere alcun hardware (nessuna rete wifi, niente audio, niente lettore DVD, eccetera).
Non disperate, il vostro iMac sta benissimo 😉 Semplicemente, se avete una tastiera bluetooth, dovete evitare di accendere il computer e la tastiera nello stesso momento, poiché mentre la tastiera cerca di stabilire una connessione manda un segnale che il computer interpreta come se venisse premuto il tasto per l’avvio in modalità provvisoria (che non so quale sia, sinceramente).
Mi è successo più di una volta che, dopo averlo connesso al computer per sincronizzare i brani, il mio iPod si bloccasse sulla schermata iniziale della mela (o un’altra schermata a caso). Nessun segno di vita, nemmeno scollegando il cavo.
Ci sono due modi per risolvere il problema: il primo è aspettare che l’iPod si scarichi e si spegna; ricollegandolo al computer si riaccende normalmente. Il secondo, più immediato e risolutivo, è resettare l’iPod. Più che di reset, tuttavia, è meglio parlare di riavvio forzato, in quanto i dati non vengono cancellati. E’ sufficiente tenere premuti il tasto MENU e il tasto rotondo centrale per alcuni secondi. In questo modo tutto ciò che è sbloccabile… si sbloccherà. Buon ascolto 😉
Google mi impressiona ogni volta per la quantità di informazioni che riesce a raggruppare e a mettere a disposizione di chiunque abbia una connessione ad internet. Molte informazioni vengono rese reperibili in gran segreto, senza che nessuno se ne accorga… fino a che non ci incappa cercando, ad esempio, informazioni sui voli aerei (guardate in cima ai risultati di ricerca). Voli, conversione tra unità di misura e valute, semplici operazioni matematiche e molto altro.
Tra le varie informazioni messe a disposizione ci sono anche gli orari dei film in programmazione in una certa zona. Il servizio, al quale si può accedere digitando google.com/movies, indicizza automaticamente i siti internet dei cinema nelle varie località e permette di visualizzare gli orari di programmazione semplicemente scrivendo, nella parte sinistra della pagina, l’area in cui ci si trova. Ad esempio, questi sono in film in programmazione vicino a Bolzano.
Il problema, in questo caso, è che il sistema di indicizzazione e aggregazione delle informazioni è assolutamente rigido e blindato. Non c’è modo di segnalare un errore, rettificare un orario, oppure segnalare un altro cinema (e ce ne sarebbero molti altri in zona). Il rischio è che la gente che come me si fida (quasi) ciecamente di Google, prenda per buone queste informazioni, iniziando a frequentare solamente le sale segnalate dal sito e continuando ad ignorare la presenza di altri cinema (a Bolzano ci sono anche il cinema Eden ed il Cineforum).
Io ti ringrazio, Google, per la tua onnipotenza, ma… se fai le cose, falle bene!
Ultimamente sono stato pervaso da una grande voglia di eliminare il mio account su Facebook. Sapere tutto su tutti, anche cose che in fondo non si vorrebbero sapere, perché non interessano o semplicemente perché è meglio così, essere sempre rintracciabile da tutti… sono stufo, stufo e nauseato da quella f bianca su sfondo blu.
Ebbene, se per caso anche a voi è passato per la testa di non degnare più il Social Network della vostra presenza, sappiate che esiste una soluzione meno drastica della cancellazione definitiva del vostro account: la disattivazione temporanea. In questo modo non perdete le informazioni su di voi o il materiale che avete caricato, ma semplicemente il vostro profilo viene oscurato fino a quando non deciderete di fare un maestoso e prorompente ritorno, tra le acclamazioni e le urla di gioia della folla. Continua a leggere »
Con questo post vi segnalo un’utility davvero molto utile se anche voi, come me, vi dilettate a realizzare siti internet, per voi stessi o per altre persone.
Si tratta di Typekit, un servizio che vi permette di implementare nel vostro sito una serie di font personalizzati tramite CSS. Sono veramente molto carini e, credetemi, il font (o meglio, il set di font) giusto può fare la differenza per rendere un sito piacevole da leggere e navigare. La libreria messa a disposizione da Typekit è vastissima, e, se siete a corto di idee, è presente anche una galleria con una raccolta di siti internet che fanno uso di questo servizio.
Utilizzare Typekit non è difficile: una volta creato l’account e specificato il dominio sul quale avete intenzione di usare i vostri font, tutto quello che dovete fare è aggiungere un paio di righe di codice Javascript alle pagine web che necessitano dei font. La selezione vera e propria dei font avviene dal sito di Typekit, all’interno del quale è necessario indicare a quali selettori CSS va applicato il font in questione. Ad esempio, se specifico che un determinato font deve essere applicato a .titolo, ogni elemento che nel mio sito rientra nella class “titolo” verrà visualizzato usando il font scelto. 🙂 Continua a leggere »
Vi siete mai chiesti quanto più lenta sia la vostra connessione ad internet rispetto alla velocità dichiarata da chi vi fornisce il servizio? Ora c’è un metodo per misurarla autonomamente… in realtà c’è sempre stato, ma questa volta la differenza è che si tratta di un test certificato i cui risultati potranno essere usati come prova dell’inadempienza al contratto da parte del fornitore, dal quale si potrà recedere (limitatamente alla connessione ad internet) senza dover pagare alcuna penale, a meno che il fornitore non rimetta tempestivamente le cose a posto.
Il programmino di cui necessitate per misurare la velocità della vostra connessione si chiama Ne.Me.Sys e, previa registrazione, potete scaricarlo da questo sito internet.
E’ doveroso aggiungere che non ho provato personalmente questo software… quindi se qualcuno di voi lo ha fatto e ha voglia di scrivere un parere sul funzionamento… lo spazio per i commenti è qua sotto! 😉
Articolo aggiornato il 9/2/2011. E’ disponibile una versione aggiornata a questo indirizzo.
Ho da poco scoperto un sito molto utile per chi volesse guardare le trasmissioni RAI in diretta o in differita: rai.tv. Utilizzando i menu in alto e navigando all’interno del sito è possibile guardare le trasmissioni in diretta; determinati programmi sono sempre disponibili in differita (On Demand), mentre il nuovo servizio Rai Replay permette di guardare tutta la programmazione dei canali RAI dell’ultima settimana.
Per usufruire dei contenuti è necessario installare Microsoft Silverlight, cosa che mi ha fatto storcere il naso, ma devo ammettere che il sito funziona abbastanza bene ed è piacevole da usare. In realtà il player mi da problemi quando cerco di guardare le trasmissioni in diretta e Rai Replay, ma penso sia legato al fatto che all’estero questi servizi sono bloccati. Nonostante questo, è sempre possibile accedere al database delle trasmissioni registrate, molto utile per gli italiani all’estero che, come me, non hanno accesso ai canali satellitari e vogliono tenersi aggiornati con quello che succede nel Bel Paese (e direi che è il caso di tralasciare quello che sta succedendo in questi giorni).
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