Apple rilascia l’iPad

I rumors che sono dilagati nella rete nelle ultime settimane si sono rivelati corretti. Stasera (27 gennaio 2010, ndr), la Apple ha ufficialmente rilasciato il suo nuovo tablet PC, chiamato iPad.

Avendo seguito la presentazione del prodotto in diretta su melamorsicata.it, devo ammettere che la prima impressione è stata un po’ deludente in generale, sulle linee di “ma è un iPhone gigante! *sigh*”. Successivamente invece, a mano a mano che zio Steve ne ha snocciolato le caratteristiche, l’apprezzamento della ciurma si è manifestato 🙂

Ecco qui un riassunto delle caratteristiche del nuovo prodotto made in Apple:

  • processore Apple A4 da 1 Ghz a basso consumo
  • dimensioni 242x189x13 mm, peso 680 g per la versione senza 3G e 730 g per la versione con il supporto al 3G
  • sistema operativo graficamente uguale (lo stesso?) dell’iPhone
  • schermo IPS touchscreen (con supporto multitouch) da 9,7 pollici con tastiera virtuale, risoluzione 1024×768, con una cornice nera che lo fa assomigliare molto allo schermo del MacBook Pro (a me sinceramente non piace questa cornice, probabilmente è necessaria per ospitare l’hardware sottostante o per motivi ergonomici – ovvero per tenere in mano l’iPad senza toccare lo schermo)
  • utilizzabile sia in verticale che in orizzontale
  • dotato di accelerometro, magnetometro, GPS e sensore di luminosità
  • connettore Apple (lo stesso degli iPod e degli iPhone, per intenderci)
  • navigazione in Internet tramite connessione wireless (protocollo n) o 3G HSDPA (opzionale, vedere i prezzi sotto)
  • attualmente il browser non supporta flash
  • non può effettuare chiamate telefoniche (per fortuna, dico io)
  • supporto del pacchetto iWork, giochi in 3D e applicazioni varie scaricabili
  • eBook: nuova applicazione sviluppata da Apple che permette di acquistare libri online e di condividere le proprie impressioni su una lettura con gli altri utenti
  • possibilità di connettere un proiettore esterno per le presentazioni
  • non ci sarà alcun vincolo per quanto riguarda l’operatore della nuova “micro SIM card” che va inserita nell’iPad
  • diverse la capacità disponibili: 16, 32 o 64 GB
  • esiste un dock per il dispositivo al quale è possibile collegare tramite bluetooth una tastiera fisica per usare l’iPad come un vero e proprio computer
  • il dispositivo non sarà dotato di webcam/fotocamera, che dovrà essere sostituita da un dispositivo esterno in caso di necessità
  • non ci sono conferme ufficiali per quanto riguarda il materiale ma dalle foto rese disponibili sembra avere il retro in alluminio; la mela sul retro non è illuminata ed è nera (cambio di stile!)

Infine: la prima versione dell’iPad verrà resa disponibile al pubblico a giugno 2010 e in America sarà venduta a 499$, 599$, 699$ per la versione senza 3G e 629$, 729$, 829$ per la versione con il supporto al 3G (rispettivamente quello da 16, 32 e 64 GB).

Ad oggi queste caratteristiche sono già state pubblicate sul sito americano della Apple, mentre quello inglese ed italiano ancora non menzionano niente.

Impressioni? Molto buono il fatto che non sia un telefono, avrebbe creato molta confusione nei confronti dell’iPhone, e ottimi i prezzi soprattutto per quanto riguarda la versione base (quella con 16GB di capacità e senza supporto al 3G) che in America verrà venduta a soli 499$ (circa 360€): non dico economico, ma bisogna ammettere che è un prezzo decisamente più abbordabile se confrontato ad altri prodotti Apple di questa fascia. Peccato per la cornice nera (evidentemente neanche la Apple fa miracoli 😛 ) e personalmente dico anche peccato per la mela nera che non si illumina, ormai mi sono affezionato a quella bianca… ma è sicuramente solo una questione di abitudine 🙂

Apple Event: appuntamento al 27 sera

Cari lettori e care lettrici, questo è un disperato intervento dell’ultimo momento per segnalarvi – nel caso non seguiate la faccenda – che domani (il 27 gennaio, ndr) alle ore 19 italiane (ovvero 18 inglesi :P) il nostro caro amico Stefano Lavori (Steve Jobs per gli amici) terrà a San Francisco un Apple Event nel quale, secondo rumors molto diffusi, verrà presentata quella che la Apple stessa ha definito “la loro nuova creazione” e che sembra essere un tablet “PC” made in Cupertino. Si vocifera che si chiamerà iSlate – noi rimandiamo pazientemente in attesa della rivelazione, che come sempre verrà fatta in grande stile come solo Apple sa fare! 🙂

Se come il sottoscritto siete interessati all’evento, potete seguirlo cliccando su questo link, dove verrà trasmesso live (ora la pagina è protetta da password ma verrà modificata)! 😉

Gli inglesi e la neve: incompatiblita’ genetica?

Niente da fare, il rapporto tra la popolazione inglese e la neve è decisamente pessimo. Pochi giorni fa ha nevicato… ma poca roba, saranno stati sì e no cinque centimetri di neve per terra alla fine della fiera. Ebbene, in questo Paese ha iniziato a regnare il panico più totale. I trasporti sono stati la prima cosa a saltare, con cancellazioni di treni e autobus e ritardi di quelli che viaggiavano (fortunatamente, però, i ritardi in sé non sono un problema perché passa un treno ogni mezz’ora, poco importa che tutti i treni siano sfasati). Tristemente famoso ormai il caso Eurostar, i cui treni si sono bloccati per ben due volte a causa della neve che nel tunnel si scioglieva ed entrava nell’impianto elettrico del treno: una volta prima di Natale e di nuovo pochi giorni fa. Ci vorrà ancora un po’ per riportare la situazione alla normalità: ancora oggi, dopo almeno tre/quattro giorni dalla neve, i treni sono soggetti a cancellazioni essendo che i rotabili si trovano nei posti sbagliati nei momenti sbagliati. In pochi si sono degnati di spalare la neve dai marciapiedi o dalle strade secondarie; bastava che ogni residente andasse sul marciapiede di fronte alla propria casa con una palettina! E invece hanno lasciato la neve per terra, che in poco tempo si è trasformata in un’unica, gigantesca lastra di ghiaccio che mi permettere di andare comodamente da casa mia all’università scivolando in discesa. L’impianto di distribuzione del gas è arrivato al limite della propria capacità e tralasciando il fatto che non sanno come spargere il sale sui marciapiedi, ma lo buttano per terra a mucchietti, anche le riserve di ghiaia/sale stanno finendo e sono già stati fatti degli ordini per farne arrivare un po’ dall’estero (dalla Svezia, se non mi sbaglio). Purtroppo però (purtroppo? :D) i rifornimenti di ghiaia non sono arrivati in tempo all’università di Southampton, che ha deciso di chiudere i battenti lunedì, considerato che per domenica sono previste ulteriori nevicate.

Anche Vienna è passata a Linux

Ma allora non è solo la provincia di Bolzano!! Anche la pubblica amministrazione di Vienna, seguendo Monaco, ha deciso di passare al software libero. Nonostante tutto, questa scelta non è stata radicale come si potrebbe pensare: le singole realtà verranno valutate e verrà deciso se rimanere a Windows o adottare soluzioni alternative come Mac o, appunto Linux. Anche l’installazione dei programmi per la produttività verrà decisa caso per caso, scegliendo tra OpenOffice o Microsoft Office a seconda delle necessità e delle compatibilità.

La versione di Linux adottata dal comune di Vienna è una versione personalizzata per venire incontro alle necessità della pubblica amministrazione, chiamata Wienux.

http://punto-informatico.it/2777942/PI/News/vienna-linux-windows-dovranno-coesistere.aspx;

Lancio di aerei UAV da sottomarini nucleari: il progetto Cormorant

Un breve intervento per portare all’attenzione dei miei lettori internazionali un progetto portato avanti dalla Lockheed Martin. Si tratta di Cormorant, un aereo militare privo di pilota, ideato principalmente per scopi di ricognizione piuttosto che offensivi, in grado di essere lanciato da un sottomarino. L’aereo è dotato di ali che sono ripiegate intorno al corpo dell’aereo mentre esso si trova sott’acqua, e che si spiegano una volta che il velivolo ha raggiunto la superficie ed è quindi in grado di volare normalmente. Il lancio dal sottomarino avviene per mezzo di tubi verticali. L’interno dell’aereo viene riempito di gas inerti mentre esso si trova sott’acqua per permettere alla sua struttura di sopportare l’enorme pressione dell’acqua. Una volta effettuato il lancio, il sottomarino si allontana per evitare di essere individuato a partire dalla posizione dell’aeromobile, al quale trasmetterà in seguito le coordinate geografiche del luogo di atterraggio, sull’acqua, dove verrà recuperato da un robot comandato a distanza.

AGGIORNAMENTO (6/12/2013): un sistema simile al progetto Cormorant è stato testato per la prima volta negli Stati Uniti (leggi qui).

Google Wave

Avete già sentito parlare di Google Wave? Questo servizio è stato da poco lanciato in anteprima da Google, il che significa che non è ancora pubblico ma funziona con un sistema di inviti: ogni membro ha un certo numero di inviti da destinare ai propri amici, numero che viene controllato da Google in modo da non sovraccaricare il sistema che deve ancora essere collaudato definitivamente.

Di cosa si tratta? Come spiega il filmato che ho inserito in fondo a questo intervento, si tratta essenzialmente di una nuova concezione dell’email. In realtà la logica che ne sta alla base è molto diversa: mentre l’email è un semplice messaggio che può essere scambiato tra due persone, con la possibilità di mandarla in copia a una o più altre persone, rendendo difficile sincronizzare un team formato da più individui, Google Wave permette di creare una conversazione (chiamiamola così) che è hostata dai server di big G e alla quale tutti possono partecipare, apportando modifiche che vengono visualizzate da tutti i partecipanti allo stesso modo. Così si evitano un sacco di messaggi con la conseguente confusione e intasamenti tipici dell’email tradizionale. C’è poi la possibilità, ad esempio, di allegare files ai propri messaggi e tutta una serie di altre funzionalità che devo ancora scoprire. Non mancano poi le chicche come il fatto che quando viene scritto un messaggio, i caratteri digitati dall’autore compaiono in tempo reale sullo schermo delle altre persone connesse, oppure la funzionalità che permette di “tornare indietro nel tempo” e vedere come si è evoluta la conversazione nel corso del tempo, funzionalità che risulta particolarmente utile nel caso di una nostra assenza più o meno prolungata senza accesso a Wave.

Cosa ne penso? Come la stragrande maggioranza dei servizi made in Google, Wave non ci deluderà e l’anteprima, secondo me, promette grandi cose. Sinceramente penso che l’email tradizionale non verrà sostituita in tempi ragionevolmente brevi da questo tipo di approccio, se non altro per la sua diffusione, difficile da raggiungere in tempi veloci per un servizio innovativo e nuovo di zecca come Google Wave. Però se prendiamo in considerazione scenari un po’ più circoscritti, come ad esempio quelli che si possono verificare all’interno di un’azienda dove c’è la necessità di coordinare un gruppo di lavoro, Google Wave diventa uno strumento di estrema utilità e dai pregi indiscussi. Staremo a vedere! 🙂

Se questa descrizione vi ha incuriosito e volete provare Google Wave, ho a disposizione degli inviti – basta farmelo sapere!

Vi lascio con una domanda (o spunto di riflessione, come vi pare): l’email è ormai letteralmente invasa dallo spam… cosa succederà con Google Wave? Si evolverà anche lo spam e riuscirà ad intaccare anche questo nuovo sistema di comunicazione? Vedo il bottoncino “mark as spam” pronto per l’uso… 😮

Vi posto un altro filmato che vi da un’idea un po’ migliore delle funzionalità che Google Wave ha da offire 😉

Ryanair cambia le regole per le carte di credito

Eh sì, tutte le cose belle finiscono prima o poi! In quanto felice possessore di una carta prepagata Postepay (circuito Visa Electron) finora mi sono goduto l’assenza di costi aggiuntivi al momento dell’acquisto di un biglietto Ryanair, ma questa cosa continuerà ancora per poco.

La Ryanair ha infatti annunciato di aver deciso di cambiare rotta: dal primo gennaio 2010, infatti, verrà applicata una tariffa di cinque euro ai pagamenti Visa Electron, mentre i pagamenti tramite prepagate Mastercard diventeranno gratuiti.

Amazon: non hai ricevuto il tuo libro?

Un mesetto fa ho acquistato il libro “Structures – or why things don’t fall apart” (J. E. Gordon) su Amazon UK. Aspetto una settimana, ne aspetto un’altra, un’altra ed un’altra ancora, ma niente: il libro non arriva.

Per fortuna non era nulla di urgente, decido comunque di scrivere ad Amazon UK per chiedere spiegazioni. Seguendo la procedura apposita che, lo ammetto, ho fatto un po’ di fatica a trovare essendo dovuto passare per l’aiuto del sito, ho segnalato il disguido. E’ domenica pomeriggio, e mi viene subito mandata una mail al mio indirizzo privato, presumibilmente da un sistema automatico, con la quale mi si segnala che una seconda copia del libro sarà spedita gratuitamente al più presto, con servizio next day, l’equivalente dal pacco celere 1 italiano diciamo. Ebbene signore e signori, martedì mattina nella mia buca delle lettere c’era un bellissimo fogliettino che avvisava dell’arrivo del pacco 🙂

Complimenti ad Amazon UK, ottimo servizio veramente! Se il libro fosse stato importante, probabilmente non avrei aspettato così tanto per inoltrare il reclamo, che sarebbe invece stato mandato al più tardi qualche giorno dopo la data di consegna indicata sul sito.

Nota in calce: sebbene questo articolo sia relativo ad Amazon UK, si può ragionevolmente pensare che gli altri dipartimenti si comportino allo stesso modo 😉

AGGIORNAMENTO: per quanto riguarda Amazon Italia, date un’occhiata a questa pagina!

La British Airways è veramente ridotta male

Oggi stavo navigando nel sito della British Airways per vedere se riuscivo a trovare qualche informazione riguardante la possibile collaborazione tra la compagnia di bandiera inglese e la Iberia, quando navigando tra i menu del sito sono incappato in questa pagina.

Si tratta di una tabella, non ancora disponibile in lingua italiana a quanto pare, in cui la British Airways compara i propri prezzi con quelli delle compagni aeree low cost, più precisamente Ryanair ed Easyjet. Si tratta evidentemente di un tentativo disperato e poco riuscito di riacchiappare un po’ di clienti che, in questi tempi duri, decidono di risparmiare preferendo i voli economici.

Ovviamente in questa tabella i dati vengono presentati in maniera assolutamente vantaggiosa per British Airways, presupponendo che ogni persona che vola Ryanair non paghi con carta Visa Electron (10£), non faccia il check-in online (80£), voglia acquistare il priority boarding in aeroporto (8£), voglia portarsi un bel bagaglio di 23kg (380£!!), e voglia comprare un bel po’ di cibo e bevande a bordo. Per un totale esorbitante di 495,00£ di costi aggiuntivi Ryanair rispetto a BA, che vuole quindi assumere la posizione “prezzi chiari, amicizia lunga” nel contesto di questa disputa. Adesso, scusate se mi permetto… una persona che vola Ryanair, una compagnia che tra poco ci farà pagare anche l’uso delle toilette a bordo degli aerei (e non sto scherzando), è una persona che vuole risparmiare sul costo del viaggio. Questa persona quindi, coerentemente con quelle che sono le sue priorità, non comprerà il priority boarding in aeroporto, non pagherà certamente l’equivalente di 420 euro per portarsi dietro una valigia (e se proprio ne ha bisogno si fa due conti prima di partire e capisce che non è il caso di volare Ryanair), si tratterà dallo sgranocchiare schifezze durante il volo (o, in caso, se le porterà da casa) e farà il check in online invece che in aeroporto.

Se da questa tabella interattiva togliamo tutte quelle cose che una persona orientata al risparmio cercherà di evitare, ci avanza solo il pagamento con carta di credito diversa da Visa Electron (oh… mica mi faccio una carta di credito solo per la Ryanair). Strano che questa tabella non contempli la possibilità di fare il check in online, ma solo di farlo in aeroporto con relativo supplemento. A conti fatti, ci ritroviamo con un supplemento di 10,00£ per passeggero che la Ryanair applica rispetto a BA, se non abbiamo una carta Visa Electron. E, ci metto la mano sul fuoco, la stragrande maggioranza, per non dire tutti, i voli Ryanair fanno risparmiare ben più di dieci sterline sui voli BA.

Lo dico con il cuore in gola, veramente. La British Airways è una grande compagnia per me, una Compagnia con la C maiuscola, con la quale sono orgoglioso di volare (le poche volte che lo faccio), per quanto possano essere “vecchiotti” i Boeing 737-400 che fanno la spola tra il nord Italia e Londra. Ma purtroppo è una compagnia fossilizzata e lenta a reagire ai cambiamenti del mercato, e ciò che sta accadendo in questo periodo ne è la diretta conseguenza. Mi dispiace ammetterlo, ma ridursi a creare quella tabella di comparazione significa perdere un bel po’ di punti.

Fortezza, Opera 3: il libro

Come in tutti i grandi eventi che si rispettino, anche la nostra installazione sonora nel bunker “Opera 3” dello sbarramento di Fortezza merita la pubblicazione di un libro. Più che un libro vero e proprio è una raccolta di fotografie dell’evento con un’introduzione di Tiziano Popoli, colui che ha curato la realizzazione artistica dell’evento (nonché mio ex-professore di musica), che comunque servono a rendersi conto dell’atmosfera che siamo riusciti a creare all’interno della struttura.

Per consultare la versione elettronica – quella cartacea è acquistabile online se la desiderate – andate sul blog ufficiale dell’evento e cliccate sul relativo link nella parte destra della schermata!

Un ringraziamento va ad Andrea Pozza per l’idea e per “lo sbattimento” 🙂

Buon divertimento 🙂

Opera 3, ci siamo!

Ci siamo: le musiche sono state composte, gli inviti sono stati preparati. Come già preannunciato con largo anticipo in questo blog, sabato 22 e domenica 23 agosto si terrà, nel bunker numero 3 dello sbarramento di Fortezza, un’installazione sonora a cura di Tiziano Popoli. Lui stesso vi spiegherà di cosa si tratta nel video che trovate in fondo a questo breve intervento, inteso solo come promemoria per l’evento.

Ultima cosa che voglio ricordarvi: ingresso libero, prenotazione obbligatoria allo 0472 458038 😉

E’ un vero peccato non poterci essere, ma due giorni nel freddo del bunker purtroppo non possono competere con tre settimane nel caldo della Spagna 🙁

La presentazione dell’evento di Tiziano Popoli, in occasione dell’ultimo sopralluogo effettuato nel bunker

Secondo sopralluogo al bunker “Opera 3”

Sempre in previsione dell’installazione sonora che stiamo preparando, il 29 luglio abbiamo fatto un secondo sopralluogo nel bunker “Opera 3” dello sbarramento di Fortezza. Abbiamo fatto qualche esperimento sonoro, e questa volta ci siamo concentrati soprattutto sulle tubazioni e le condutture dell’aria per diffondere i suoni e le vibrazioni in maniera particolare all’interno della struttura. Abbiamo inoltre iniziato a pensare alle installazioni video: proiezioni di immagini evocative all’interno delle gallerie.

Per ora è tutto ancora da decidere; Tiziano Popoli, dopo aver scritto le musiche, si dedicherà alla messa a punto dell’installazione in ogni sua parte nelle ultime settimane antecedenti l’evento.

Al prossimo aggiornamento! 😉 In omaggio dalla redazione: la piantina del bunker con annotazioni sull’installazione 🙂

bunker

In teatro con Dido&Aeneas di Purcell

Scrivo questo post solo ora, dopo mesi che ne rimando la pubblicazione, ma non potevo assolutamente lasciare che si perdesse nel marasma indefinito di bozze monche che caratterizza il backstage di questo blog.

Tra le mille cose che ho fatto negli ultimi mesi – non so nemmeno io come ho fatto a conciliare così tanti impegni – c’è stato anche un lavoro in teatro come “spostatore di pannelli scenografici”, più figosamente chiamato screen actor (da leggersi con impecabile pronuncia inglese), nell’opera Dido and Aeneas di Purcell, che abbiamo messo in scena giovedì 21 maggio all’Auditorium Haydn di Bolzano e martedì 26 maggio al teatro Puccini di Merano.

Oltre ad essere stata la prima esperienza in teatro dopo ad un traumatico ma ben riuscito (penso) spettacolo fatto alle elementari con tanto di scenografie, musiche e dialoghi scritti ad hoc, questo spettacolo è stato sicuramente interessante anche e soprattutto dal punto di vista formativo, il che è uno dei principali obiettivi della partecipazione dell’Istituto Musicale a questo genere di eventi. Vedere come si prepara un’opera teatrale e vivere in prima persona le varie fasi della sua nascita è affascinante; assistere a tutte le prove, non necessariamente avendo qualcosa da fare, e stare in piedi a reggere un pannello scenografico per ore e ore forse un po’ meno, ma anche questo fa parte del gioco 🙂 Inoltre ho conosciuto una quantità enorme di persone nuove, e non solo internamente all’Istituto Musicale. Tra orchestra, cantanti, comparse, costumisti e altri screens la quantità di nuove conoscenze è veramente impressionante e questa non può essere che una nota positiva da aggiungere al resoconto dell’esperienza 🙂

E poi… volete mettere quando la folla, sia a Bolzano che  a Merano, è esplosa nel momento in cui prendere gli applausi toccava a noi, umili screen actors? Fantastico! (Eravamo noi le star della serata in realtà, ma non ditelo a nessuno!)

C’è nell’aria la possibilità di continuare il nostro tour e portare Dido and Aeneas anche a Brunico, Vipiteno e Laives (mi sembra), ma ancora non c’è nessuna conferma ufficiale. E in ogni caso, ahimè, se mi trasferisco lassù non potrò esserci.

22-23/08/2009: installazione sonora nel bunker “Opera 3” di Fortezza

Signori, la notizia è ufficiale!

Come già anticipato su questo blog, il 22 ed il 23 agosto si terrà un’installazione sonora curata da Tiziano Popoli ed il suo staff nel bunker “Opera 3” del vallo di Fortezza. Si tratta di un evento parallelo alla mostra “Labirinto :: Libertà”, che si tiene nel forte vero e proprio, mentre questo bunker, che per l’occasione sarà visitabile dal pubblico tramite visite guidate organizzate ad hoc, si trova a pochi minuti a piedi dal forte principale.

La logica che sta dietro all’installazione sonora di Tiziano Popoli è molto semplice: creare una sorta di percorso sonoro all’interno del bunker, che porti gradualmente il visitiatore, grazie anche alla “complicità” delle guide, attraverso una serie di situazioni sonore che vogliono invitare a riflettere sui temi contrastanti di guerra e pace, di prigionia e libertà. Citando le parole di Tiziano:

Curiosamente, il termine tecnico usato per designare un manufatto difensivo militare è lo stesso che rappresenta anche il luogo e il concetto stesso della quintessenza artistica: l’Opera. Questo lavoro nasce dal desiderio di dare voce alle esclusive qualità acustiche del bunker N° 3 di Fortezza, attraverso un percorso al suo interno concepito come teatro e labirinto sonoro. Uno smisurato orecchio, in grado  di captare quella sorta di senso della guerra che il luogo ispira, e di modularlo e di trasmutarne il senso attraverso la risonanza del suo corpo segreto, per poi diffonderlo verso l’esterno come una tromba rituale.

Ne aprofitto per postare nuovamente alcuni video del sopralluogo fatto dalla nostra troupe in data 24 giugno per individuare le postazioni più notevoli musicalmente parlando; nello specifico ci siamo focalizzati sulla ricerca delle frequenze di risonanza più adatte per ogni ambiente.

Le visite guidate sono aperte a tutti coloro volessero partecipare e sono gratuite, è tuttavia necessario prenotarsi telefonicamente al numero 0472458038 per permetterci di organizzare al meglio tempi e trasferimenti dal forte principale.

Per ulteriori informazioni sull’evoluzione del progetto potete visitare i seguenti siti internet oppure contattarmi privatamente:

http://www.bunker3.wordpress.com/
Mostra “Labirinto::Libertà” (pagina dell’evento)
Ufficio patrimonio della Provincia di Bolzano

Questa installazione nasce dal desiderio di dare voce alle esclusive qualità acustiche del bunker n. 3 di Fortezza, attraverso un percorso al suo interno concepito come teatro e labirinto sonoro. Uno smisurato orecchio, in grado di captare quella sorta di senso della guerra che il luogo ispira, e di modularlo e di trasmutarne il senso attraverso la risonanza del suo corpo segreto, per poi diffonderlo verso l’esterno come una tromba rituale

Maturità 2009, tra poco è finita!

Me ne rendo conto, gli interventi su questo blog stanno diventando come la poesia di Ungaretti: sintetici ed essenziali. 😀

In realtà sto studiando a tutta birra per la maturità, mi aspettano ancora la prova di tedesco (lunedì), la terza prova (ahimè, martedì) e l’orale. Ovviamente la commissione ha estratto la lettera D per l’orale, quindi se da un lato ci sarà tanta insicurezza e voglia di fare domande a raffica da parte della commissione, dall’altro devo ammettere che non mi dispiace finire presto. L’orale è fissato per giovedì o venerdì mattina, come al solito fino all’ultimo non si sa! Sinceramente spero che sia venerdì, un giorno in più per studiare non guasta e in ogni caso non mi rovino il weekend successivo!

Vi terrò aggiornati, a “breve” anche un resoconto della maturità “vista da dentro”! 😉