La mia limitata esperienza a pilotare un Cessna 182 mi ha insegnato le seguenti cose:
- L’aereo non rimane mai dove lo metti: è sempre un po’ fuori trim, è sempre un po’ sbilanciato e inizia lentamente a salire e a virare senza che te ne accorgi, e se non continui a controllare gli strumenti dopo un po’ ti ritrovi nel posto sbagliato senza sapere dove sei;
- Nel cielo ci sono altri aerei: nel volo a vista (VFR) bisogna vederli, seguirli e non andarci contro… facile in teoria, ma se sai che ce n’è uno, inizi a cercarlo e non lo trovi, vieni distratto da tutte le altre cose che dovresti fare nel frattempo;
- Se non sai quello che stai facendo, ci si perde: se una strada va da A a B, bene o male sai sempre dove ti trovi a grandi linee, in cielo non è così;
- Se c’è un problema “mi fermo un attimo” non è un’opzione;
- La radio continua a parlare e bisogna ascoltarla, anche mentre si sta parlando con qualcun altro o si stanno facendo altre cose;
- Se in volo c’è un momento in cui non stai facendo niente e hai il tempo di pensare “però, che bella vista”, significa che ti stai dimenticando di fare qualcosa di più importante;
- Mentre si vola bisogna sempre “pensare in avanti” ed essere pronti a quello che si farà dopo, rimanere mentalmente indietro rispetto a quello che sta facendo l’aereo è il primo passo per perdere il controllo delle cose.
Ma in fondo… si tratta solo di accumulare esperienza e di farci un po’ la mano, un po’ come quando si impara a guidare la macchina 🙂
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