Come è ben risaputo (soprattutto da utenti Windows) inevitabilmente le prestazioni di un computer peggiorano nel tempo. Nell’arco di mesi (o anni, a seconda dell’utilizzo) si passa dall’avere un computer veloce, appena acquistato o formattato, ad averne uno che ci impiega un eternità ad avviare le applicazioni o il sistema operativo. Ci sono una serie di fattori che contribuiscono a questo rallentamento del sistema, tra le quali:
- hard disk troppo pieno o frammentato;
- memoria RAM che diventa insufficiente per l’uso che se ne fa (giochi e applicazioni nuove ne richiedono sempre di più);
- registro di sistema intasato e file temporanei salvati dai programmi o dal sistema operativo;
- programmi non necessari che si avviano con Windows;
- presenza di software malevolo.
Per rimediare ci sono una serie di soluzioni che possono aiutare a migliorare la situazione. Prima di tutto una bella ripulita al disco fisso non può fare male. Date un’occhiata ai documenti che avete e scegliete quelli da buttare (ce ne saranno a tonnellate!). Consapevolezza e buonsenso sono probabilmente i modi migliori per tenere un computer in forma.
Per quanto riguarda la deframmentazione ci sono molti tool gratuiti disponibili in Internet, ma l’utility di deframmentazione di Windows in generale è più che sufficiente. Una volta avviato dai meandri del menu start (generalmente in programmi > accessori > utilità di sistema), si sceglie un’unità disco, la si analizza e se necessario si avvia la deframmentazione. Attenzione perché per una buona deframmentazione dovete avere almeno un buon 10-15% di spazio libero sull’hard disk.
Potete poi proseguire con una pulizia generale del sistema, che includa lo svuotamento del cestino e l’eliminazione dei file temporanei. Ancora una volta i tool del sistema operativo ci vengono in soccorso; è infatti possibile procedere alla pulizia usando l’apposito tool di Windows chiamato “Pulizia disco” (click destro sul disco > proprietà > pulizia disco). Una volta avviato, viene mostrata una lista che indica quanto spazio è possibile liberare. A questo punto l’utente può scegliere quali file eliminare e quali tenere.
Per quanto riguarda la pulizia del registro di sistema, che inevitabilmente viene “intasato” dalla disinstallazione non completa di mille applicazioni, ognuna delle quali lascia la propria traccia, bisogna invece affidarsi ad un altro programma. Uno dei più famosi e conosciuti è CCleaner, scaricabile da qui. Una volta installato è sufficiente avviare l’analisi del sistema, che include programmi, cestino, registro di sistema, file temporanei ed altro, per poi procedere alla pulizia secondo le proprie scelte. Cosa importantissima, CCleaner permette anche di consultare (e modificare selettivamente) la lista di programmi che automaticamente si avviano con il sistema operativo e di rimuovere plug-in fastidiosi come le toolbar che si installano nel browser insieme ad altri programmi.
Per quanto riguarda il software malevolo, assicuratevi di installare un antivirus. Ne esistono molti, alcuni gratuiti ed altri a pagamento. Alcuni sostengono che nessun programma free raggiungerà mai la qualità di uno a pagamento, ma sinceramente ho esperienza (diretta o indiretta) con AVG, McAfee e Kaspersky. Con l’ultimo ho avuto dei problemi, i primi due hanno sempre funzionato abbastanza bene. Personalmente non vedo perché pagare 55 euro all’anno per un antivirus, o 85 nel caso in cui vogliate acquistare la suite completa. In ogni caso, questa è una scelta vostra… io scelgo AVG!
Nonostante queste soluzioni possano essere molto efficaci, sono comunque rimedi che non potranno mai compensare la mancanza di buonsenso mentre si usa il computer o si naviga in internet. E nemmeno possono evitare una sana formattazione del sistema che – almeno coloro che ne sono in grado – dovrebbero fare periodicamente per assicurarsi di avere un computer sempre in forma.
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