Tutti coloro che in Italia viaggiano in treno si saranno resi conto di ciò che è successo recentemente. L’attenzione e gli investimenti di Trenitalia sembrano essersi focalizzati esclusivamente sulle Frecce variopinte, lasciando il trasporto regionale nel dimenticatoio. La riduzione dei treni regionali, la cancellazione di altri treni notturni a lunga percorrenza dello scorso inverno (gli espressi per intenderci), la trasformazione della Cartaviaggio in Cartafreccia sono tutti segnali allarmanti. I treni notturni che uniscono Nord e Sud e viceversa, peraltro di particolare importanza simbolica, sono passati da 56 nel 2005 ai 26 di oggi. Ora è necessario cambiare a Roma o a Bologna per poi prendere, perché no, una bella, veloce, moderna e costosa Freccia. Risultato: si paga di più e si impiega lo stesso tempo, per lasciare un po’ di margine per la coincidenza (non per niente si chiama così… se la si prende è per pura coincidenza).

Ciò che mi ha fatto imbestialire è scoprire le dinamiche del nuovo motore di ricerca degli orari dei treni del sito di Trenitalia. Se, come si è sempre fatto, si va su trenitalia.it per acquistare i biglietti e si compila il form a sinistra (partenza, destinazione, data ed orario) la ricerca degli orari viene automaticamente dirottata sul nuovissimo sito lefrecce.it. Ora: quante persone hanno notato questa cosa? In pochi penso, perché tenere d’occhio la barra dell’indirizzo nel proprio browser quando il processo di acquisto dei biglietti dovrebbe essere una procedura trasparente e senza inghippi? E invece no, perché lefrecce.it ha la strana tendenza a proporre solamente le Frecce variopinte, ricorrendo ai treni regionali o ad altri treni solamente quando strettamente necessario, ad esempio se una tratta specifica non è servita dalle Frecce oppure se gli orari non sono compatibili. Per non parlare poi dell’utilissima funzione “ricerca il miglior prezzo” che si può spuntare prima di iniziare la ricerca degli orari. Pensata per chi ha flessibilità in termini di date ed orari, ma vuole risparmiare un po’. Certo, come no. In questo modo la ricerca (che viene sempre instradata su lefrecce.it) viene completamente svincolata dagli orari (giustamente), e per ogni giornata viene proposto il prezzo più economico per viaggiare tra le città indicate. Peccato che il fatto di svincolarsi dagli orari di partenza e arrivo permetta al sito di proporre esclusivamente collegamenti con le Frecce variopinte. Provare per credere!

In pochi lo sanno, e io l’ho scoperto ieri: il vecchio motore di ricerca è sopravvissuto, e si può trovare su fsitaliane.it (e spero che ci rimanga ancora a lungo). Anche questo sito ha una strana predilezione a favorire i collegamenti veloci, ma premendo in basso sul famoso tasto “tutte le soluzioni” (che secondo me è il tasto più premuto in tutto il world wide web) si torna ad avere una lista ragionevole che includa tutti i collegamenti. Poi si potrebbe parlare di stranezze, come il fatto che gli ICN (Milano-)Bologna-Lecce compaiano su lefrecce.it ma non siano acquistabili, mentre sono acquistabili da fsitaliane.it… ma voglio sperare che questo sia solo un bug temporaneo.

Fatto sta che per andare da Bolzano a Torino si delineano i seguenti scenari (tra tre settimane, 21 settembre):

  • trenitalia.it, funzione “ricerca il miglior prezzo”: 59€ 5h23m (FRECCIARGENTO 9465, FRECCIAROSSA 9610);
  • trenitalia.it: 52,20€ 6h18m (R10921, FRECCIABIANCA 9730);
  • fsonline.it: 29,05€ 6h39m (R2259, R2102, R2022).

Presupponiamo che io non abbia problemi di tempo e che invece abbia problemi di soldi: perché usando la funzione “trova il miglior prezzo” dovrei pagare il 103% in più di quello che effettivamente è il miglior prezzo? Presupponiamo invece che non abbia particolari problemi economici ed effettui la ricerca senza usare la funzione di cui sopra: perché deve venirmi nascosta la possibilità di pagare il 44,3% in meno a fronte di un aumento del tempo di percorrenza del 5,5%? Poi ognuno si fa le proprie considerazioni, c’è chi non sopporta di farsi tutte le stazioni dei regionali e c’è chi invece lo fa pur di risparmiare qualcosina. Ma è fondamentale che vengano mostrate tutte le opzioni disponibili. Posso capire chi dice che l’Italia si deve portare avanti per adeguarsi agli standard europei in termini di trasporti ferroviari, posso capire che sia giusto offrire un servizio di livello superiore ad un prezzo superiore. Ma mettersi a nascondere il trasporto regionale cambiando i motori di ricerca degli orari senza dire niente a nessuno, e inserendo una funzione di ricerca del miglior prezzo che non fa assolutamente quello che promette, questo no, non posso capirlo.

Io sinceramente non vedo perché dovrei pagare più del doppio per metterci 21 minuti in meno su un viaggio di oltre sei ore. Piuttosto vado a mangiarmi due pizze, mettendoci 10 minuti in meno ad ogni pasto così recupero pure il tempo perso in treno. Sapete che vi dico? Io a Torino ci vado con i regionali, alla faccia di Moretti.

“Trenitalia divide l’Italia.”

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