E’ una cosa molto strana, devo dire. E’ come avere due vita parallele: quella inglese, universitaria, e quella italiana, per la quale non esiste un aggettivo perché è tutto tranne che universitaria. Queste due vite non hanno niente a che fare l’una con l’altra, sono comparti stagni indipendenti l’uno dall’altro. Altre persone, altri impegni, altri pensieri (anche se alcuni rimangono indipendentemente dal posto). Questo è il motivo per cui quando sono in vacanza in Italia studiare è l’ultima cosa che mi passa per la testa, e allo stesso modo quando sono in Inghilterra tutto quello che facevo in Italia entra in pausa.
Ma la cosa incredibile è come queste pause non siano deleterie come si potrebbe pensare. Ho scoperto che “le vite” possono essere sospese. Ne fermi una, vai avanti con l’altra, e poi ritorni alla prima, che nel frattempo è rimasta lì ad aspettarti.
Non pensavo che fosse possibile, me ne sono stupito.
Non devi avere paura di lasciare, tanto le cose importanti nella vita non ti lasceranno mai. (Mine Vaganti)
Marzo 28th, 2011 alle 20:09
I must admit that I felt exactly the same, and now that i have moved to Brussels to work, it seems like I have split my life in yet another segment… We can’t complain though can we?
Finalmente sono riuscito ad inserire un blogroll sul mio blog. Naturalmente ti ho aggiunto.
Marzo 28th, 2011 alle 22:46
Direi proprio di no, non c’è niente da lamentarsi, anzi!
Ricambio con piacere il link 😉
Marzo 28th, 2011 alle 23:06
Complimenti, nonostante la doppia vita, la doppia lingua…i doppi pensieri (chissà quali saranno!!!), riesci ancora ad esprimerti correttamente in italiano. Non volevo dirtelo ma mi piace il modo in cui scrivi, è di facile lettura, molto scorrevole ed appassionante. Nel caso in cui la carriera di futuro Ing. non decollasse, potresti dedicarti alla scrittura e magari con un pò di fortuna potresti diventare il nuovo astro nascente della letteratura italo/inglese.
A presto
P.S. La citazione in calce all’articolo è tratta da un film in cui i protagonisti sono omosessuali, forse la prossima volta è meglio controllare la trama, non vorrei che i tuoi lettori si facessero un’idea sbagliata.
Il caffè te lo offrirò al tuo rientro.
Marzo 28th, 2011 alle 23:57
Non commento… anzi, devo iniziare a prepararmi psicologicamente alle tre settimane che passerò al cinema… perché a casa ci andrò solo a dormire (ovviamente). Ma non dirlo ai miei genitori, sennò mi faranno una romanzina. Oh, ma perché mi sottolinea romanzina? Sembra che non conosca la parola… mah!
Scusa non ho resistito 😀
Ah, ordina il toast per il 7 aprile sera… sai, i tempi di Franco…
Aprile 17th, 2011 alle 11:59
Ciao! Sono capitata sul tuo blog e sono costretta a farti un milione di domande. E’ più forte di me. Pronti, partenza, via!
Prima di tutto: complimenti, ci vuole un gran bel coraggio per lasciare la vita comoda con mamma che stira e lava e andare in Inghilterra. Non tutti ne sono in grado.
Dunque, detto questo, io faccio il quarto liceo classico a Roma, i miei voti non sono nè pessimi nè eccellenti (facciamo la media del sette), hanno influito i tuoi voti al liceo per entrare a Southampton?
Il tipo di liceo fatto può metterti in posizione di svantaggio rispetto ad altri candidati? (Io faccio il classico ma vorrei iscrivermi a Medicina, e molte persone sono straconvinte che sia necessario un diploma scientifico. Balle.)
Ah! Quasi me lo scordavo! Domandone da un milione di dollari: seguire le lezioni in Inglese, piene di termini specifici e riguardanti il campo, con professori con chissà quali accenti e voci inquietanti per aver fumato troppo in gioventù (me li immagino così.), è difficile? Non essere madrelingua ti svantaggia? E c’è la possibilità di lavorare per non gravare completamente sui genitori?
Cavolo, sono in sovraccarico da domande. Ne ho tante, tantissime. Facciamo così: ora ti siedi, ti rilassi, mi rispondi, e poi parto all’attacco con tutte le altre 😀 Grazie!
Aprile 17th, 2011 alle 16:53
Ciao Federica, non ti preoccupare, il mio blog esiste proprio per questo 😉
Di solito le università ti fanno un’offerta condizionale, ovvero ti offrono un posto a patto che tu riceva determinati voti (nel mio caso era il 75% alla maturità, con il 75% di matematica e fisica, e almeno 6,5 allo IELTS)… per ingegneria i requisiti sono più o meno omogenei in tutte le università, ma per medicina non so che requisiti abbiano. La scuola superiore che hai frequentato non conta per l’ammissione… piuttosto gli studenti che hanno fatto il classico potrebbero avere dei problemi a fare ingegneria perché non hanno una grande dimestichezza con la matematica, ma per l’ammissione in sé non è un problema.
Per quanto riguarda la lingua dipende molto da te e da quanto ci metti ad assorbirla… in generale non è per niente un problema, apparte forse i primi momenti di disorientamento, che però riguardano più la vita di tutti i giorni che le lezioni. Il materiale viene presentato fin da subito in inglese e quindi non ti trovi a metà corso con “vuoti linguistici”. Non essere di madrelingua è una cosa abbastanza comune in Inghilterra al contrario dell’Italia… qualcosa come il 30% degli studenti non sono inglesi!
Per quanto riguarda il lavoro… la possibilità c’è senz’altro, anche all’università, anche magari con orari flessibili… poi dipende da te, da quanti impegni ti prendi e da quante ore di sonno sei disposta a perdere! 😉
Se hai altre domande scrivimi pure un’email… cliccando su “contatti” in cima alla pagina 🙂
Aprile 20th, 2011 alle 11:57
Innanzitutto ti sono grato per l’utilità delle informazioni che hai deciso di condividere con il tuo blog, davvero, cercando in internet ho trovato per la maggior parte consigli molto generici e spesso frutto di un copia/incolla anzichè da esperienze vissute, complimenti!Beh io sono Lorenzo e frequento la 4 liceo p.n.i in provincia di Mantova e sono interessato alla possibilità di frequentare un Università inglese, in particolare Ingegneria robotica.Prevedo e punto ad uscire dalla maturità con 80-85 e non ho ancora delle certificazioni linguistiche.Quindi come faccio già da ora a sapere quali sono i prerequisiti richiesti da ciascuna università??Il prestito del governo inglese è sufficiente a coprire il costo dell’iter scolastico,vitto e alloggio compresi,almeno per il primo anno??come posso prepararmi per ottenere le certificazioni IELTS o TOFEL??grazie mille!!
Aprile 20th, 2011 alle 19:46
Ciao Lorenzo, che bella Mantova, proprio domani mi sa che vengo da quelle parti a farmi un giretto 😀 Comunque… per i requisiti devi controllare sui siti delle università a cui sei interessato (o meglio, sul sito della tua facoltà di quell’università). Può essere che non siano pubblicati i requisiti per l’estero, nel qual caso devi contattare l’ufficio admissions e farteli mandare. A me hanno chiesto un 75/100 quindi anche per te penso non ci siano problemi.
Non sono bene informato sul prestito del governo, dovrebbe coprirti tutte le tasse universitarie più darti ciò che loro prevedono tu spenda per vivere… poi sei tu che devi saperti organizzare di conseguenza. Per maggiori info http://www.direct.gov.uk/en/EducationAndLearning/UniversityAndHigherEducation/StudentFinance/index.htm.
Per la preparazione allo IELTS l’unica cosa che ti posso consigliare è frequentare un corso di inglese in Inghilterra in estate, se te lo puoi permettere… in caso conosco una scuola fantastica vicino a Londra (parlo per esperienza personale di qualche anno fa), dove se puoi venire nel periodo giusto ti fanno anche fare l’esame.
Ciao!
Maggio 1st, 2011 alle 16:36
Ciao Luca 🙂
Come stai? E’ un po’ che non scrivi 🙁
Visto che hai dato questo fab suggerimento a Lorenzo, perché prima o poi non fai un post anche su questa scuola di lingua o su altre?
🙂
Maggio 1st, 2011 alle 18:04
Ciao Giulia! Eh lo so, purtroppo non ho avuto né tempo né ispirazione nell’ultimo periodo… ma nei prossimi tempi mi sono riproposto di inventarmi qualcosa 🙂
La tua è un’ottima idea, ero convinto di averne già scritto uno ma a quanto pare non è così… ma sei interessata ad andare là per caso? 🙂
Maggio 8th, 2011 alle 10:40
Oddio, forse non ho guardato bene >_<
Nell'immediato non sono interessata, essendo in partenza per lo Sri Lanka :-S, ma può essere che se torno tutta intera, avrei piacere di farmi un mesetto di studio della lingua in modo da migliorare 🙂