Come sapete sono un appassionato sfegatato di cinema, e non so bene il perché ma ho deciso di condividere con voi questa immagine, trovata su Wikipedia, che mostra le diverse tracce audio incise su una classica pellicola cinematografica da 35 mm.
Ecco una breve spiegazione di quello che trovate tra le tracce audio (nell’immagine qua sopra da sinistra a destra); se volete saperne di più, cliccate sul titoletto 😉
SDDS, che sta per Sony Dynamic Digital Sound, è un formato poco diffuso per quanto ne so, usato solo in poche sale attrezzate. La traccia audio, contenente fino a otto canali indipendenti, è incisa sui bordi esterni della pellicola, su entrambi i lati (la striscia blu a sinistra nell’immagine qua sopra). Considerato lo scarso uso della traccia SDDS, spesso i cinema ci incollano sopra dei piccoli pezzetti di nastro colorato in corrispondenza delle giunte tra una pizza e l’altra, per permettere al proiezionista di individuarle più facilmente quando smonta il film.
Si tratta di una traccia audio digitale, usata per la prima volta nel 1992, che viene usata nella grande maggioranza delle sale. E’ in grado di contenere fino a sei canali audio indipendenti. La traccia è incisa su un solo lato della pellicola, e come vedete nell’immagine è stampata su “quadrati” che si trovano tra un buco per gli ingranaggi e l’altro; mentre la pellicola scorre, il lettore prende un’istantanea di queste “zone d’informazione” e la spedisce alla centralina che decodifica il tutto in segnale audio vero e proprio.
Il Dolby Stereo SR (Spectral Recording), evoluzione del Dolby Stereo, è una traccia analogica stereo (nel caso in cui l’audio sia effettivamente mono, sulla pellicola c’è una traccia stereo con due canali identici) di qualità inferiore al Dolby Digital, che viene generalmente tenuta come “traccia di backup” nel caso in cui la traccia digitale abbia troppi errori in lettura o sia danneggiata. Strano ma vero, in realtà le tracce audio codificate non sono due ma quattro, grazie a strani algoritmi di codifica; le due tracce aggiuntive contengono l’audio per un terzo canale centrale ed un quarto canale surround per gli effetti. Il formato Dolby Stereo è stato usato per la prima volta nel 1987.
La testata analogica, per mantenere la sincronizzazione sonoro-immagini, deve essere montata ad una distanza specifica dal quadro del proiettore; per lo stesso motivo, l’audio analogico è stampato sulla pellicola in anticipo rispetto alle immagini, con un offset prestabilito.
DTS time code
Il sistema DTS (Digital Theather System) prevede che l’audio sia fisicamente salvato su uno o più dischi (esattamente come i DVD) da inserire in un apposito lettore; la pellicola è invece dotata solo di una traccia aggiuntiva che permette di sincronizzare l’audio letto dal disco con l’immagine proiettata sullo schermo. Vantaggi: l’audio DTS non è soggetto al peggioramento di qualità che invece si verifica con l’audio inciso direttamente sulla pellicola a mano a mano che questa viene proiettata. Svantaggi: oltre alle pizze che contengono la pellicola vera e propria, bisogna spedire anche i dischi che contengono l’audio, e si sa: aumentando le parti di un sistema, si aumenta il rischio che qualcosa in quel sistema vada storto.
Dolby Digital e Dolby Stereo: la convivenza
Chi sa come funzionano le cose, sa che quando la qualità dell’audio in sala peggiora di colpo è perché il processore audio è passato dalla sorgente digitale a quella analogica (e però succedere, magari più di una volta, durante una stessa proiezione, a seconda dello stato della pellicola e della calibrazione più o meno buona del lettore ottico). Come funziona questo passaggio? Molto semplice: sul proiettore ci sono due lettori separati per l’audio digitale ed analogico, e la centralina audio può scegliere in ogni momento da quale fonte prelevare i suoni che poi si sentiranno in sala. Se è attivo il Dolby Digital (come dovrebbe essere in condizioni normali), se gli errori in lettura superano una certa soglia (mostrata su un apposito display sul processore), entra in azione in automatico il lettore analogico. Successivamente, la centralina audio continua a tenere d’occhio per un po’ la qualità del segnale digitale e, se migliora, ritorna in modalità Dolby Digital, altrimenti rimane in Dolby Stereo. Ecco perché spesso si sente che l’audio peggiora in corrispondenza della giunta tra due pezzi di pellicola, per poi ritornare alla qualità originale subito dopo: in prossimità della giunta la traccia digitale è danneggiata a causa dei continui maneggiamenti in quella zona e la centralina decide di cambiare, per poi riportare tutto com’era prima.
Ovviamente l’operatore, se necessario, può controllare manualmente la fonte sonora imponendo al processore di rimanere permanentemente in Dolby Stereo o addirittura in Mono. C’è poi una terza modalità spesso usata, Non-sync, che permette di ricevere l’audio da una fonte esterna come un lettore CD, un computer o qualsiasi altra cosa.
In un cinema tradizionale i sistemi più usati sono il Dolby Digital, con il Dolby Stereo SR come backup, e il DTS. Stessa cosa all’Union Films di Southampton e al cinema Eden di Bolzano, con l’eccezione che all’Eden ci affidiamo esclusivamente a Dolby Digital e Dolby Stereo SR, pur avendo l’apparecchiatura DTS.
Per concludere, ho pensato di postare qualche immagine aggiuntiva su questo argomento…
Processore audio Dolby: nella parte alta (Dolby DA20) c’è il processore vero e proprio e il display che segna la quantità di errori presente nel segnale digitale (seconda foto), in una scala da 1 a 7; nella parte bassa (Dolby CP65) c’è invece il controllo del volume con la possibilità di fare un override sul pannello di controllo audio remoto (terza foto), sulla parte destra vedete i pulsanti per selezionare la modalità audio (Mono, Dolby Stereo A, Dolby Stereo SR, Dolby Digital, Non-Sync e Aux) dotati di led per indicare qual’è la modalità attiva. (@Union Films, Southampton)
Pannello remoto per il controllo audio: permette di gestire l’audio senza essere fisicamente di fronte al rack audio; come vedete si può selezionare la modalità audio, regolare il volume o mutarlo, e attivare o disattivare il pannello remoto. (@Union Films, Southampton)
Nella parte bassa vedete i tre lettori DTS, dove si inseriscono i dischi che contengono l’audio che verrà poi sincronizzato con il film mediante un’apposita traccia di sync sulla pellicola. (@Union Films, Southampton)
Qui vedete invece la testata per leggere la traccia Dolby Digital montata su un proiettore Prevost. (@Cinema Eden, Bolzano)
Infine, nella prima foto il lettore della traccia DTS e nella seconda foto i lettori Dolby Digital (sopra) e Dolby Stereo (sotto). (@Union Films, Southampton)
Grazie al Cinema Eden di Bolzano e ad Union Films dell’Università di Southampton per le immagini. 🙂
Se avete domande scrivetele pure nei commenti qua sotto!
E ricordate:
Se la fotografia è verità, il cinema è verità 24 volte al secondo.
Ci stava dai! 😀
Disclaimer: le informazioni contenute in questo articolo sono scritte da un appassionato di cinema per appassionati di cinema. Se avete bisogno in informazioni precise, fate riferimento alle specifiche ufficiali!
Luglio 13th, 2015 alle 23:19
Carissimo Dega,
Stavo cercando di scoprire il perche` quando registro con “Pennacle Studio 14” (Dazzle) dall’analog perdo la sincronalizzasione. Alla mia eta` non riesco piu` ad azzeccare la tecnologia troppo siffisticata e quaindi, nonostante consideri le tue informazioni della Colonna Sonora molto interessanti non riesco a concepirle come dovrei. Mi accontento di poco alla mia eta` giovanile di 78 anni. Se ci fosse la possibilita` per aggiustarne le cagini del mio problema per compiere I miei problemini familiari ne sarei piu` che soddisfatto. Se non chiedo troppo, apprezzerei un tuo suggerimento. Carlo Piccolo, originario di Castelfranco Veneto ma vivo a Vancouver BC. Canada da 58 anni. Grazie infinite.
Su una registrazione di 8 minuti mi son trovato sfasato di circa 10 secondi o piu`. Grazie ancora
Luglio 14th, 2015 alle 17:49
Ciao Carlo, innanzitutto complimenti, non è da tutti essere così in gamba alla tua età! Purtroppo però non so come aiutarti con la tua richiesta, visto che di video editing su computer me ne intendo poco :/ Mi dispiace!
Maggio 17th, 2018 alle 10:33
Buongiorno Sig. Carlo mi sono imbattuto casualmente in questo sito attratto dall’argomento trattato.Se ho ben capito quando acquisisce tramite Pinnacle riprese effettuate in analogico, si ritrova un fuori sincrono crescente. Non conosco a fondo Pinnacle perché uso altri programmi ma probabilmente nelle impostazioni dell’acquisizione deve settare stessa velocità audio e video.Quasi sicuramente sono uno a 24 frame e l’altro a 25 frame lei le deve mettere alla stessa velocità per questo il fuori sincrono aumenta in base alla durata delle riprese.
Luglio 13th, 2022 alle 22:04
Sto leggendo in rete che la colonna sonora di un film è incisa su un lato della stessa pellicola delle immagini. E’ possibile che venga utilizzata una pellicola cinematografica che contenga solo l’audio?
Faccio questa domanda perché ho ritrovato delle pellicole che contengono, a quanto scritto sulla scatola, dialoghi, musica ed effetti del film.
Ammesso che tutto ciò sia vero, posso ascoltare l’audio contenuto con un proiettore sonoro?
E come mai veniva fatta una pellicola solo per il sonoro? Per avere più tracce disponibili?
Grazie
Luglio 14th, 2022 alle 13:25
Ciao Raffaele, mi sembra molto strano che si utilizzi una normale pellicola cinematografica da 35 mm per registrare solo il sonoro. Anche volendo proiettare le immagini di una pellicola con il sonoro di un’altra pellicola ci sarebbero un sacco di problemi di sincronizzazione tra video e sonoro, e i sistemi di proiezione non contemplano l’utilizzo di tracce supplementari oltre a quelle già incise sulla pellicola. L’unico sistema di cui io sia a conoscenza che permette di avere il sonoro separato dalla pellicola è il DTS, dove il sonoro è salvato su un CD e però la pellicola con le immagini contiene una traccia di sincronizzazione per l’audio.
Se veramente hai una pellicola cinematografica da 35 mm che non contiene immagini ma solo tracce audio l’unica cosa che mi viene in mente è che sia stata fatta per “salvare” dal macero contenuti sonori scartati che sarebbero altrimenti andati persi, ma anche così ha poco senso economicamente parlando.
Hai provato a dare un’occhiata alla pellicola, per vedere quali tracce sonore contiene e se veramente non ci sono immagini?
Gennaio 4th, 2023 alle 11:53
04 gennaio 2023
Mi chiamo Giovanni Setti e come lei sono da sempre un grande appassionato di cinema, non solo dei film e della storia ma anche della tecnica. Ho la grande fortuna di abitare a Firenze dove, specialmente fino a quindici anni fà era ricca di bellissime sale cinematografiche. Io conoscevo però sopratutto il cinema Vittoria che era una bellissima sala di Firenze del quartiere Romito Vittoria che è stata menzionata anche dalla rivista Ciak come una delle più belle e aggiornate tecnicamente a Firenze .Io avevo la fortuna di conoscere i gestori e tutti i dipendenti, in particolare ero amico di Giuliano, l’operatore che alcune volte mi ha permesso di visitare la gabina di proiezione spiegandomi il funzionamento sia dei proiettori che di tutto l’apparato tecnico. Vidi in particolare nel 1985 quando fu installato il primo impianto Dolby stereo di cui mi spiegò in parte anche il funzionamento. Poi nel 1994 fù il primo cinema a Firenze insieme a l’Odeon ad installare il Dolby digital e il DTS. Però siccome Giuliano era già andato in pensione non potetti avere la spiegazione completa di come funzionava. Io quetsa spiegazione la cercavo da tanto e ringrazio lei che in questo sito ha spiegato veramente bene tutto il funzionamento e la diversità dei sistemi tra Dolby digital e DTS che a quanto ho capito solo il DTS funziona col disco dove è registrata la colonna sonora a sei canali al contrario del Dolby digital che invece la colonna sonora ottica è ancora sulla pellicola. Ringraziandola per avermi delucidato questo argomento di mìo interesse mi congratulo con lei per la sua cultura tecnica nel cinema e spero in futuro di poter avere ancora contatto con lei. Cordiali saluti.
P:S. IL cinema Vittoria purtroppo non esiste più, chiuse i battenti nel 2003 per la concorrenza dei nuovi multiplex che anche a Firenze hanno preso il sopravvento. Se vuole vederlo può trovarlo su internet scrivendo; “vecchio cinema Vittoria Firenze” li trova un sito messo dall’ultimo operatore dove parla e spiega anche le caratteristiche tecniche.
GIOVANNI SETTI
Gennaio 6th, 2023 alle 11:38
Buongiorno Giovanni, ti ringrazio per aver letto il mio articolo e per esserti preso il tempo di commentare condividendo la tua esperienza. Mi fa piacere che ciò che ho scritto sia utile a qualcuno – siamo in pochi ad interessarci di queste cose, diciamocelo!
La differenza tra DTS e Dolby Digital è esattamente quella che dici tu: entrambi sono formati audio digitali, ma il DTS è salvato fisicamente su un CD che va inserito in un lettore apposito e la pellicola contiene solo una traccia di sincronizzazione, mentre il Dolby Digital è codificato interamente sulla pellicola e da lì viene letto dal proiettore e poi mandato alla centralina che lo decodifica “spacchettando” i dati in sei segnali analogici che poi vengono amplificati e mandati alle casse in sala.
Purtroppo questo è un mondo che con l’avvento delle multisale sta andando lentamente a morire, come nel caso del “tuo” cinema Vittoria e del “mio” cinema Eden di Bolzano, dove mi sono fatto le ossa, e che proprio in queste settimane viene demolito per realizzare un negozio… tutto quello che possiamo fare è tenere viva la memoria 🙂
Febbraio 6th, 2023 alle 13:10
Non e’ proprio un commento ma una richiesta di informazioni, forse e’ la sezione sbagliata.
Buongiorno, ho letto l’articolo, volevo approfittare delle Sue conoscenze e rubarLe qualche minuto per un consiglio/indicazione.
Tra gli oggetti di mio padre ho trovato un proiettore della microtecnica micron 25 super, ho provato ad accenderlo, la meccanica funziona come pure la lampada ma all’interno manca del tutto la scheda amplificatore, per un fatto affettivo vorrei provare a restaurarlo, sono un bancario con la passione dell’elettronica, Le chiedo la cortesia di indicarmi dove posso trovare l’intera scheda audio.
In alternativa alla scheda originale potrei montare un amplificatore esterno ma non so come prelevare il segnale dalla fotocellula e quale tipo di preamplificatore puo’ essere collegato alla fotocellula.
Grazie anticipate della Sua disponibilità ad aiutarmi.
Saluti
f.to Nicolino Pagano
Cell 3382356068
Febbraio 6th, 2023 alle 14:54
Buongiorno Nicolino, grazie per l’interessamento e per la richiesta di informazioni. Purtroppo non me ne intendo di elettronica così nel dettaglio e nemmeno di proiettori “casalinghi”… mi vengono in mente due possibilità nel suo caso: porre la domanda in un qualche forum di appassionati dove sicuramente c’è qualcuno in grado di aiutarla (ce ne sono moltissimi online, io ho trovato ad esempio https://www.cinematech.it/forum/index.php), oppure acquistare direttamente un altro esemplare di Micron 25 Super funzionante da cui ricavare la scheda audio e tenere il resto per eventuali riparazioni future!