Scritto da Luca il 28 Ottobre 2009
Un saluto a tutti i miei affezionatissimi lettori, questo è un altro intervento di servizio per segnalarvi la mia intenzione, considerato l’interesse che hanno riscosso le pagine dedicate all’università in Inghilterra, di creare una pagina dedicata a questo argomento, in modo che tutte le informazioni siano reperibili direttamente da lì e non negli interventi più o meno sparsi per il blog.
La creazione di questa pagina richiederà un po’ di tempo considerato che ho intenzione di riscrivere tutto da zero per creare un testo abbastanza organico e dotato di connessioni logiche 🙂
A presto
Scritto da Luca il 21 Ottobre 2009
L’altro giorno ero comodamente sdraiato nel mio letto, con la sveglia che suonava ogni cinque minuti (perché ogni volta che suonava la spostavo in avanti di cinque minuti) e pensavo. Sì, sono uno dei pochi esseri umani eletti che riescono a pensare anche appena svegli 😀
Pensavo a tutto e a niente, ma soprattutto pensavo alla straordinaria simbiosi che c’è tra uomo (o donna) e letto quando la mattina bisogna svegliarsi presto per fare qualcosa che non si vuole fare (eg andare a qualche lezione). E’ anche stupido dire “simbiosi tra uomo e letto”, essendo in quel momento uomo e letto un’entità unica ed indivisibile (Parmenide docet): il materasso è parte integrante del tuo corpo, seppur parzialmente a temperatura ambiente e privo di sistema nervoso. Ed una delle cose più difficili da fare – si sa – è separarsi da una parte del proprio corpo.
A questo punto le possibili soluzioni che si profilano sono due:
- non dormire per niente per non attraversare questi momenti di sofferenza la mattina successiva, oppure dormire sul nudo pavimento o ancora meglio sulla nuda e scomoda pietra;
- essere destinati a soffrire ogni mattina in modo disumano, per il resto dei nostri giorni.
A voi la scelta! 😉
Prima di chiudere, vorrei salutare di cuore tutte le persone che, nella speranza di trovare informazioni per il compito di scienze di domani, sono sbarcate qui digitando “esempio di simbiosi” su Google 😛 (grazie WordPress Stats)
*questo intervento ha ottime probabilità di essere il più inutile nella storia di questo blog 🙂
Scritto da Luca il 18 Ottobre 2009
Considerato che adesso il mio conto corrente con Natwest è up and running, direi che è il caso di aggiornarvi su come si è evoluta la situazione da quando ho scritto il mio ultimo intervento.
Dopo circa una settimana dall’apertura del conto corrente sono arrivati a casa una serie di documenti, in ordine cronologico:
- un documento che mi forniva il PIN della mia carta di debito, e che mi informava che nei giorni seguenti sarebbe arrivata la carta di debito vera e propria, insieme con le istruzioni per l’attivazione;
- un documento che mi avvisava che nei giorni seguenti sarebbe arrivato un codice per attivare l’Internet Banking da casa;
- la carta di debito vera e propria, con le istruzioni per l’attivazione. Attivabile tramite SMS, telefono, Internet o recandosi direttamente in filiale; io ho optato per quest’ultima possibilità in modo da attivare carta di debito ed Internet Banking in un colpo solo senza dover aspettare la lettera.
Dopo aver fatto ciò, tutti i servizi che avevo richiesto erano attivi: posso seguire da casa la situazione del mio conto e fare pagamenti (online e non) con la mia carta di debito. Contestualmente all’apertura dell’online banking ti chiedono se vuoi che ti venga spedito a casa un lettore di carte, che è necessario per fare determinate operazioni online, come ad esempio i bonifici. Una settimana dopo, eccolo là nella buca delle lettere 🙂
Una sola cosa strana mi è successa: l’altro giorno, non essendo ancora in possesso del lettore di schede per farlo da casa, sono andato in filiale per fare un bonifico all’università, e… mi hanno detto che non potevano farlo! Ma come? Sei una banca… com’è che non riesci a fare un bonifico? Vai a capire… ;(
Scritto da Luca il 6 Ottobre 2009
Non ci posso credere, cercando il mio nome su Google (eh sì, lo ammetto, a volte lo faccio…) sono incappato in quello che era – anzi, è – il mio primo web! Quanta strada che ho fatto da allora… mi viene da sorridere a vederlo, anche perché mi ricordo perfettamente l’immensa soddisfazione di essere seduto davanti al monitor a fare questi stranissimi esperimenti, stranamente gratuiti (fino all’ultimo non ne ero convinto), con una fantastica connessione 56k 🙂 Mi sentivo così importante ad avere un sito internet tutto mio 🙂 🙂 Ecco a voi il link di questo capolavoro informatico!
Segue restyling completo del sito e una tendenza verso un qualcosa di leggermente più utile (ma poco), che potete ammirare prima qua (usate IE per vederlo, vi chiedo questo sforzo) e poi qua: questo può essere considerato il mio primo sito internet degno di questo nome. Segue, dopo parecchio tempo, la fantastica e rivoluzionaria scoperta del php: mi si aprì davanti un mondo che non avrei mai immaginato, e il buon vecchio Altervista non poteva certo seguirmi in questa nuova avventura… decisi quindi di acquistare un dominio tutto mio, quello su cui siete adesso: lucadegasper.com. Nonostante se ne parli spesso male, ho scelto fin da subito Aruba per motivi di costi, e sinceramente non ho mai avuto problemi di sorta. Nelle due volte in cui ne ho avuto bisogno, il centro assistenza ha sempre risposto adeguatamente alle mie domande. Certo, non si tratta di un sito con chissà che volume di traffico, ma per quello di cui ho bisogno funziona tutto alla perfezione. 🙂
Non so bene perché vi sto parlando della mia esperienza con Aruba, volevo scrivere questo intervento solo per mostrarvi il mio fantastico primo sito internet… ah, che ricordi!
Scritto da Luca il 5 Ottobre 2009
Ok, invece che fare il bravo studente universitario e studiare eccomi qua a scrivere! In realtà il corso vero e proprio deve ancora cominciare, quindi anche volendo non ci sarebbe niente da studiare (ancora per oggi solo, purtroppo), quindi non preoccupatevi 😉
Scrivo questo intervento per tenervi aggiornati sulla procedura di apertura di un conto in banca in Inghilterra quando si viene qui dall’estero per studiare, nel mio caso specifico con Natwest. L’impressione che ho avuto è che più o meno tutte la banche si equivalgono, quindi ho scelto Natwest visto che mi è stata fortemente consigliata da alcuni amici di famiglia.
Come già scritto in precedenza, se non si è stati residenti nel Regno Unito per almeno tre anni non sarà possibile aprire uno Student account (con tutti i privilegi che ne derivano); dovrete aprire un account di base (Step account ora si chiama Basic Account), che purtroppo non da diritto agli overdrafts (ad andare in negativo). Se proprio non volete rinunciare alla vostra identità di studente universitario, potete sempre scegliere l’opzione Advantage blue, che alla filiale on campus propongono come prassi. Con 6,95£ al mese (ma penso che vadano pagati in soluzione unica all’inizio, non sono sicuro) potete ricevere varie agevolazioni come una Railcard 16-25 per sconti sui trasporti inglesi, biglietti ridotti per vari eventi, un’assicurazione e altro; per ulteriori informazioni date un’occhiata alla pagina del sito Natwest. Io non l’ho stipulata, avendo già la Railcard e l’assicurazione dei miei beni, e mi sono limitato allo Step account da solo. Ognuno valuti e faccia le proprie considerazioni 🙂
Ho aperto il conto martedì, ho le coordinate bancarie e posso ricevere e fare bonifici recandomi in filiale. Nei prossimi giorni dovrebbe arrivare per posta la carta di debito (assolutamente utile ed indispensabile), che poi dovrò attivare in filiale insieme all’internet banking, altra cosa decisamente indispensabile. Vi tengo aggiornati sugli sviluppi 😉
Alcuni consigli:
- aprite il conto in banca prima (indicativamente una settimana, se ci riuscite) di averne bisogno, e tenete sempre abbastanza denaro in contante per campare almeno una settimana dopo l’apertura del conto (presupponendo che vogliate depositare il resto non appena avete aperto il conto), in questo modo evitate la scocciatura di andare in filiale e fare la coda per prelevare del contante finché non ricevete la vostra carta di debito;
- andate nella filiale della banca presente on campus (se c’è), lì sono abituati ad avere a che fare con gli studenti quindi avrete generalmente meno problemi (ad esempio, qui non richiedono documenti che invece la filiale di Wimbledon della stessa banca richiede);
- non lo troverete scritto da nessuna parte, ma nel caso non ve lo aspettiate ricevere bonifici dall’estero, come accade generalmente con gli studenti finanziati dai genitori, costa, con Natwest, 7£ per operazione, costo che aumenta con l’aumentare dell’importo ricevuto (non ho ancora sperimentato, vi terrò aggiornati anche su questo);
- se andate nella filiale on campus dell’università di Southampton e vedete un’impiegata brutta, con gli occhi azzurri (di vetro, probabilmente… ok, questa era cattiva) e dall’aria scazzata, statevene bene alla larga!
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