Buongiorno a tutti,

come vedete mi trovo qui a scrivere di prima mattina (o almeno per me è così) da una delle sale messe a disposizione dalla Noldin Haus di Salorno per la Bottega del Matematico. Questa casa, oggi ufficialmente ostello ma praticamente centro giovanile, ha una storia particolare: durante il fascismo veniva utilizzata per le cosiddette Katakombenschulen, ovvero per tenere in segreto lezioni in tedesco alle persone che volevano continuare ad esercitare la loro lingua nonostante l’imposizione dell’italiano da parte del governo.

Passando a qualcosa di più attuale, l’edizione 2009 della Bottega del Matematico, che come ogni anno ospita 20 studenti, tre professori universitari (due da Trento e uno da Milano) e tre tutors dalle scuole superiori dell’Alto Adige, prevede la suddivisione degli studenti in tre gruppi, ognuno dei quali affronta un argomento specifico. Io sono nel gruppo della geometria della sfera (lo spevate che la retta sulla sfera diventa una circonferenza massima? e che non esistono rette parallele?); gli altri due gruppi studiano invece i nodi e l’infinito.

Le lezioni si svolgono la mattina dalle 9 alle 12.30 e il pomeriggio dalle 14 alle 18. E’ effettivamente un po’ pesante come orario ma gli argomenti sono interessanti e soprattutto l’insegnamento è valido. Tra le attività finali che prevede questa esperienza c’è una lezione da tenere alle scuole medie di Salorno su questi temi (dai rispettivi gruppi) e un’esposizione finale del lavoro di ognuno dei tre gruppi alla presenza di “persone importanti” (cit.) 🙂

Bene, per oggi è tutto… al prossimo aggiornamento! 😉

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