Come fare: il problema della doppia notifica di messaggio con le app Facebook e Messenger su iOS

Visto che questo blog sembra aver ripreso vita in quest’ultimo periodo, condivido con voi la soluzione ad un problema che ho riscontrato sul mio telefono recentemente.

Dopo aver acquistato un iPhone nuovo, ho proceduto a ripristinare il backup del telefono precedente, in modo che venissero trasferiti tutti i dati e scaricate tutte le app anche sul nuovo apparecchio. Dopo aver iniziato ad usarlo mi sono però reso conto che ogniqualvolta qualcuno mi mandava un messaggio su Messenger/Facebook, la notifica di tale messaggio appariva due volte sul telefono: una notifica proveniva dall’app Facebook, l’altra dall’app Messenger, mentre in circostanze normali solo quest’ultima app dovrebbe inviare la notifica. Non si tratta sicuramente di un problema grave e non pregiudica la possibilità di usare le app o di messaggiare con i nostri amici, tuttavia è un malfunzionamento fastidioso soprattutto nel caso in cui si ricevano tanti messaggi o in generale tante notifiche sul telefono.

Mi sono quindi dedicato ad approfondire la questione, ed ho scoperto che il problema sembra essere causato dal fatto che, al momento del ripristino del backup sul nuovo telefono, tutte le app vengono scaricate ex-novo in contemporanea ed in modo indipendente fra loro; in questo modo l’app Facebook non riconosce la presenza della “sorella” Messenger, e quindi ci invia comunque una seconda notifica per avvisarci della ricezione di un messaggio.

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Come fare: Windows 10 si accende da solo durante la sospensione

Dopo aver acquistato un nuovo computer con Windows 10, qualche mese fa mi sono reso conto che durante la sospensione (o lo standby, che dir si voglia) accadeva che il computer si riattivasse da solo, apparentemente senza alcun motivo specifico. A volte rimaneva in standby fino ad una riattivazione manuale da parte mia, altre volte invece si “risvegliava” ripetutamente ed in autonomia in un arco temporale di poche ore.

Non era sicuramente un problema grave, ma ho deciso di approfondire la questione per risolverla. Inizialmente ho pensato che fossero le periferiche bluetooth, in questo caso mouse e tastiera, a mandare qualche tipo di segnale spurio al computer, facendolo riattivare, analogamente ad un problema simile che avevo avuto in passato su un iMac. Ho quindi proceduto, tramite il pannello di controllo, a revocare il permesso di riattivare il computer a tali periferiche, seguendo il percorso sottostante:

Pannello di controllo > Hardware e suoni > Gestione dispositivi > Mouse/Tastiera – click destro – proprietà > Risparmio energia > Consenti al dispositivo di riattivare il computer

Gestione dispositivi
Cliccare sull’immagine per ingrandire

Togliendo la spunta da “Consenti al dispositivo di riattivare il computer” si impedisce alla periferica selezionata di risvegliare l’apparecchio dalla sospensione. Questa procedura andrebbe ovviamente seguita per ogni periferica bluetooth, nel mio caso solamente tastiera e mouse. Da notare è che, dopo aver effettuato questa modifica alle impostazioni, non sarà possibile riattivare il computer tramite le periferiche in questione, nemmeno volontariamente; sarà quindi necessario premere il pulsante di alimentazione dell’apparecchio per risvegliarlo.

Dopo aver effettuato questa modifica mi sono però reso conto che il problema continuava a presentarsi. Ho quindi effettuato delle ulteriori ricerche e ho provato a cambiare un’altra impostazione: la riattivazione causata dai timer di sistema. Questi timer altro non sono che attività programmate del sistema operativo (probabilmente controlli per aggiornamenti, gestione del disco rigido o altre procedure simili), che hanno però la facoltà di riattivare il computer dalla sospensione quando sopraggiunge l’orario previsto. E’ possibile impedire ai timer di risvegliare il computer seguendo la procedura sottostante:

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Bertold Brecht, Erinnerung and die Marie A.

An jenem Tag im blauen Mond September
Still unter einem jungen Pflaumenbaum
Da hielt ich sie, die stille bleiche Liebe
In meinem Arm wie einen holden Traum.
Und über uns im schönen Sommerhimmel
War eine Wolke, die ich lange sah
Sie war sehr weiß und ungeheuer oben
Und als ich aufsah, war sie nimmer da.

Seit jenem Tag sind viele, viele Monde
Geschwommen still hinunter und vorbei
Die Pflaumenbäume sind wohl abgehauen
Und fragst du mich, was mit der Liebe sei?
So sag ich dir: ich kann mich nicht erinnern.
Und doch, gewiß, ich weiß schon, was du meinst
Doch ihr Gesicht, das weiß ich wirklich nimmer
Ich weiß nur mehr: ich küsste es dereinst.

Und auch den Kuss, ich hätt’ ihn längst vergessen
Wenn nicht die Wolke da gewesen wär
Die weiß ich noch und werd ich immer wissen
Sie war sehr weiß und kam von oben her.
Die Pflaumenbäume blühn vielleicht noch immer
Und jene Frau hat jetzt vielleicht das siebte Kind
Doch jene Wolke blühte nur Minuten
Und als ich aufsah, schwand sie schon im Wind.

Bertold Brecht

In quel giorno nel mese azzurro di settembre tenevo abbracciato il mio pallido e silenzioso amore sotto un giovane susino, come un dolce sogno. E sopra di noi, nel bel cielo d’estate, c’era una nuvola che vidi a lungo; era molto bianca ed altissima nel cielo, e quando guardai in alto non c’era già più.

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Smart TV Samsung UE43KS7500UXZT: problemi di registrazione

Scrivo un nuovo articolo in questo blog ormai morente (sigh!) a proposito dei problemi di registrazione dei programmi della mia Smart TV Samsung (modello UE43KS7500UXZT), già segnalati nella mia recensione di un paio d’anni fa. Avevo deciso di conviverci, ma nel tempo la situazione è peggiorata e quindi mi sono messo a sperimentare con le impostazioni del televisore per vedere se riuscivo a venirne a capo.

I problemi riguardano la registrazione programmata delle trasmissioni televisive. Molto spesso la televisione non effettua la registrazione, a volte mostrando un errore nella lista dei programmi registrati, altre volte non notificando proprio alcunché, la registrazione sparisce proprio nel nulla come se niente fosse stato programmato. Un dettaglio importante è che questo problema si verifica solamente a televisore spento, in particolare se lasciato spento per un tempo prolungato, ad esempio uscendo la mattina per andare al lavoro e avendo programmato una registrazione per la sera.

Leggendo in internet sono venuto a conoscenza del fatto che molte altre persone hanno avuto questo tipo di problemi e quindi è un difetto abbastanza frequente. Nessuno di loro è riuscito a risolverlo contattando l’assistenza di Samsung e nemmeno chi aveva l’apparecchio ancora in garanzia ed è riuscito a farsi sostituire la scheda madre della TV ha risolto il problema, che sembra essere ricorrente per questo modello piuttosto che un gusto sporadico su apparecchi specifici. Tutti i metodi generici tradizionalmente proposti da manuali ed assistenza clienti, come ad esempio fare un reset delle impostazioni di fabbrica oppure aggiornare il firmware del televisore non hanno avuto alcun effetto.

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Come fare: visitare la Bielorussia senza visto

La Bielorussia è un paese che sembra al tempo stesso lontano e vicino. Lontano perché si tratta di uno stato molto diverso da ciò a cui siamo abituati in Europa, trattandosi di una dittatura de facto dove non solo è ancora in vigore, ma viene regolarmente utilizzata la pena di morte, amministrato in modo per certi versi molto simile alla vecchia ed affascinante Unione Sovietica; vicino perché nonostante tutto questo si trova a pochi chilometri da noi, alle porte dell’Europa ed accanto alla Polonia ed alla Lituania. Proprio per questo motivo trovo che sia un paese molto interessante da visitare, in particolare la capitale Minsk, che negli ultimi anni ha fatto grandi sforzi per rendersi più accogliente, di concerto con una più generale apertura della Bielorussia nei confronti dell’Europa e dei suoi cittadini.

Questo articolo si propone di essere una breve guida alle formalità burocratiche da espletare per prepararsi ad un viaggio in Bielorussia, sfruttando la possibilità che abbiamo in quanto cittadini comunitari di entrare nel paese senza visto. Questo articolo è aggiornato al 30 maggio 2019, ma è bene sottolineare che tutte le informazioni sono date a scopo puramente indicativo e che è sempre buona cosa informarsi presso i canali ufficiali prima di intraprendere il viaggio.

Passaporto e visto

Passaporto e visto sono entrambi necessari, generalmente parlando. Recentemente è stata tuttavia introdotta una deroga che permette di entrare in Bielorussia senza visto se tutte le seguenti condizioni vengono rispettate:

  • si è cittadini europei;
  • il passaporto ha una validità residua di almeno 6 mesi;
  • ci si reca in Bielorussia per motivi di turismo;
  • si entra e si lascia il paese per via aerea volando esclusivamente da/per l’aeroporto di Minsk MSQ;
  • si permanga per un massimo di 30 giorni consecutivi, e per un massimo di 90 giorni totali all’anno.

Assicurazione sanitaria

L’assicurazione sanitaria è obbligatoria per l’ingresso in Bielorussia, con massimale non inferiore a 10000 euro e può essere stipulata direttamente all’arrivo in aeroporto a Minsk appena prima del controllo passaporti, sulla sinistra. E’ molto economica ed è accettato il pagamento con carta di credito. Non chiedetemi quanto sia affidabile come assicurazione se effettivamente succede qualcosa, forse se volete stare tranquilli è meglio stipulare un’assicurazione in Italia prima della partenza. Il controllo del ceritificato di assicurazione è effettuato di routine insieme al controllo del passaporto.

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Mouse Logitech M220 Silent, prime impressioni

Ho da poco acquistato un mouse wireless Logitech, l’M220 Silent, e con questo articolo vorrei condividere con voi le mie prime impressioni dopo averlo utilizzato per qualche settimana.

La caratteristica principale con cui viene commercializzato questo mouse è la silenziosità: i click sono ancora percettibili, ma molto smorzati rispetto al normale ed è quindi ideale per non disturbare eventuali persone che vi stanno vicine. Il mouse si connette in wireless (2,4 GHz) al piccolo ricevitore che andrà infilato in una porta USB del computer e che ha una portata di circa 10 metri; a tutti gli effetti, quindi, verrà “visto” dal computer come un normale mouse USB. Bisogna però prestare attenzione ad un dettaglio: il ricevitore non è Unifying, ovvero non è utilizzabile con tutte le altre periferiche Logitech che supportano questo standard, ma è specifico per il mouse di cui siete in possesso. L’M220 Silent è alimentato da una batteria AA, ovvero una normale stilo, che è inclusa nella confezione e che secondo la casa produttrice garantisce un’autonomia fino a 18 mesi. Sotto il mouse è presente un interruttore per spegnerlo nei periodi di inutilizzo, ma anche se vi dimenticate di farlo sappiate che il mouse ha comunque una funzione che lo mette in standby se non viene utilizzato.

Per quanto riguarda l’ergonomia tenete a mente che il mouse è abbastanza piccolo, perciò se avete le mani grandi e siete esigenti in termini di ergonomia probabilmente non vi soddisferà, soprattutto per un uso prolungato con un computer fisso. Personalmente l’ho comprato anche avendo le mani grandi, ed onestamente non ho fatto grande fatica ad abituarmi, ma riconosco di essere probabilmente una voce fuori dal coro.

Non si tratta sicuramente di un mouse indicato per chi usa il computer a scopi professionali, rimanendo più adatto ad un uso sporadico o in mobilità. Nel complesso posso dirmi soddisfatto per un uso senza grandi pretese, apprezzo molto la silenziosità del click e lo considero un buon acquisto considerato il prezzo a mio avviso contenuto (costa infatti meno di 20 euro).

Ode all’Italia: perché viaggiare insegna a capire

Quando ci si cresce o ci si vive dentro forse non è così evidente, non ce ne si rende conto. Ma trascorrendo un periodo più o meno lungo all’estero, vedere le cose da fuori permette di fare confronti e di percepire cose come altrimenti non sarebbe stato possibile fare.

In Italia mancano tante cose, la legalità, la voglia di lavorare seriamente, il rispetto verso la cosa pubblica e verso le regole. Chi fa il furbo è bravo, chi si avvantaggia di qualcosa a scapito di qualcuno, magari anche senza voler intenzionalmente arrecare un danno, viene ammirato. La politica italiana è spesso superficiale, sembra essere sempre di più una questione di facciata e di chi fa la voce più grossa piuttosto che di chi effettivamente si impegna per migliorare il nostro paese. Siamo un popolo con la memoria corta, ci indigniamo sui social network per delle facezie e non siamo più capaci di indignarci quando i politici nostri rappresentanti vengono meno alle loro promesse o vengono condannati per fatti gravi. Non chiediamo spiegazioni quando le regole vengono infrante o qualcosa non funziona come dovrebbe. Tutto scorre, panta rhei, e domani è un altro giorno. Siamo il paese della burocrazia infinita e facciamo fatica a cambiare, rimanendo inesorabilmente ancorati al passato perché di mentalità tendenzialmente conservatrice.

Tuttavia, spesso ciò che non abbiamo ci distrae e non ci fa apprezzare ciò che invece abbiamo. L’Italia è bellezza, ma questa bellezza non se ne sta lì ferma, permea le persone e le forma, come per osmosi. Quando si cresce nella bellezza un po’ la si assorbe e la si porta dentro di sé.

L’Italia è piena di storia, sbuca da ogni dove che quasi non sappiamo più dove mettercela. Scavi per piantare un palo della luce e salta fuori qualcosa. Ne abbiamo così tanta che se fossimo un paese un po’ più virtuoso e la valorizzassimo a dovere potremmo (quasi) vivere di rendita. Abbiamo il mare della Puglia, le montagne del Trentino Alto Adige, i laghi, le città d’arte più belle del mondo, le colline della Toscana. Produciamo vino buono e mangiamo cibo buono. In Italia esistono ancora le stagioni, non è tutta una mezza stagione, in inverno fa freddo ed in estate fa caldo, ma la sera ci sono i temporali che portano un po’ di refrigerio; quando piove piove e quando c’è il sole c’è il sole, senza necessità di mischiare le cose. Continua a leggere »

Come fare: prenotare il proprio turno all’ufficio postale con “Prenota ticket”

A chi non è successo di andare alle poste per sbrigare una cosa da pochi minuti, magari per spedire un pacco o ritirare una raccomandata, e di dover aspettare un’ora in coda? Negli ultimi anni la situazione è migliorata grazie all’introduzione dei sistemi elettronici di gestione delle code, che ci evitano di dover rimanere in piedi in coda ad aspettare, ma questo non ha eliminato il problema dell’attesa. Di recente è stato però introdotto un nuovo servizio chiamato Prenota ticket, che permette di prenotare il proprio turno all’ufficio postale ancora prima di uscire di casa.

Questo nuovo servizio è accessibile mediante l’app “Ufficio postale” e dal sito di Poste Italiane. In entrambi i casi la procedura comincia con la ricerca di un ufficio postale; una volta individuato quello che fa al caso nostro verrà mostrata anche l’opzione da selezionare per poter prenotare il nostro turno.

Dai risultati di ricerca degli uffici postali dal sito di Poste Italiane, l’opzione “Prenota ticket”

Prenota ticket non è infatti disponibile in tutti gli uffici postali, ma solo in quelli principali e comunque solo negli orari di apertura dell’ufficio (non è possibile prenotare un ticket alle 7 di mattina, ad esempio). Una volta selezionata l’opzione potremo scegliere la tipologia di servizio per la quale ci vogliamo mettere in coda e l’orario che desideriamo. Per quanto riguarda la tipologia di servizio è stata recentemente cambiata la logica di gestione delle code: mentre in precedenza si poteva scegliere tra prodotti finanziari, postali, singola operazione ecc., ora l’unica distinzione è tra “clienti BancoPosta” e tutti gli altri. Per quanto riguarda invece l’orario, generalmente la prima prenotazione disponibile è dopo 30 minuti, tuttavia non sono ancora riuscito a capire se le tempistiche si allunghino nel caso in cui nell’ufficio postale ci siano code molto lunghe. Una volta prenotato il turno che fa al caso nostro, ci verrà mostrata una ricevuta contenente un codice QR ed il codice che vedremo comparire sugli schermi dell’ufficio postale quando toccherà a noi, insieme al numero indicante lo sportello a cui recarsi. Continua a leggere »

Abolizione del roaming in Europa: la nuova tariffa Easy Europe di Wind

Dal 24 aprile Wind ha abolito le tariffe di roaming per i propri clienti di telefonia mobile, anticipando la direttiva europea che prevede, a partire dal 15 giugno 2017, di poter utilizzare il proprio telefono cellulare all’interno dello Spazio economico europeo (EEA) senza dover pagare alcuna tariffa aggiuntiva rispetto alle normali tariffe nazionali. Questo vale sia nel caso in cui il proprio piano tariffario sia a contratto (pagando un importo fisso ogni mese per ricevere un certo numero di minuti, SMS ed eventualmente traffico dati) o a consumo (pagando ogni volta per ogni chiamata, messaggio o traffico dati generato); si potrà quindi usare il proprio telefono alle stesse esatte condizioni economiche che sarebbero in vigore se ci si trovasse in Italia, con qualche eccezione che trovate elencata a fondo articolo. L’offerta è inoltre soggetta ad alcune restrizioni determinate dal buonsenso per evitare che vengano acquistate schedine nei Paesi dove le tariffe sono più basse per poi usarle abitualmente in Italia; quindi, ad esempio, la maggioranza del traffico generato durante l’anno dovrà essere in Italia, altrimenti potrebbero essere applicate delle tariffe aggiuntive. Al momento Wind non ha riportato alcun limite specifico in termini di quanto traffico potrete generare all’estero, ma se siete clienti di un altro operatore è meglio controllare le loro clausole al riguardo. Continua a leggere »

Recensione Smart TV Samsung UE43KS7500UXZT

Questa non vuole essere una recensione tecnica o avanzata, forse non è nemmeno una recensione, bensì una serie di considerazioni senza troppe pretese per l’uso quotidiano della TV. Qualche mese fa ho acquistato una Samsung UE43KS7500UXZT, una televisione da 43 pollici a schermo curvo, con una risoluzione di 3840×2160 (comunemente chiamato 4K).

La televisione è già dotata del tuner DVB-T2, che la rende compatibile con le nuove frequenze che saranno utilizzate a partire dal 2020 (come recentemente annunciato, con un periodo transitorio fino al 2022) per la trasmissione dei segnali TV.

Smart TV Samsung UE43KS7500UXZT

Design

Inizialmente ero titubante riguardo lo schermo curvo; in realtà è piacevole da vedere e non comporta nessun tipo di problema nell’uso quotidiano del televisore. L’unica cosa da tenere in considerazione potrebbe essere il fatto che durante le operazioni di montaggio (e/o trasporto senza scatola) non è possibile “sdraiare” la TV su di una superficie orizzontale, altrimenti lo schermo verrebbe sollecitato eccessivamente.

Quando deciderete quale televisione fa più al caso vostro, una cosa da tenere in considerazione sono le connessioni sul retro. Non tutte sono infatti accessibili direttamente dal retro del televisore, ed alcune di esse, inclusa quella per l’antenna e per l’hard disk esterno, sono disponibili solo connettendo alla TV uno scatolotto esterno chiamato Samsung One Connect. Se volete usufruire inoltre delle funzionalità smart, sarà necessario collegare la TV ad una rete wireless oppure, opzione che consiglio, ad una rete cablata tramite cavo Ethernet.

Telecomando

Il telecomando smart remote che arriva insieme alla TV è molto bello e di buona qualità costruttiva, ma richiede un po’ di apprendimento se si è abituati ad un telecomando tradizionale; in certe situazioni risulta molto macchinoso da usare in quanto non presenta il tradizione tastierino numerico e si basa su funzioni multiple per ogni tasto. Ad esempio, per la riproduzione di filmati tutti i controlli (play, pausa, avanti, indietro, stop) sono raggiungibili mediante un menù a schermo e non direttamente utilizzando un singolo tasto del telecomando; lo stesso discorso vale per la navigazione del televideo. Io ho “risolto” (o, per meglio dire, aggirato) questo problema comprando su eBay un telecomando tradizionale, che pur non essendo originale Samsung e di fattura mediocre, può risultare molto comodo in alcune situazioni.

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iPhone ed i file “fantasma” che occupano memoria

Negli ultimi mesi ho notato che la memoria del mio telefono, un iPhone 6S da 16GB, era in costante diminuzione dopo un anno trascorso a livelli pressoché costanti. C’era inoltre una grossa differenza tra la memoria libera indicata da iTunes con il telefono connesso (circa 2 GB) e quella indicata dal telefono stesso (400 MB).

Leggendo in internet ho trovato articoli che parlavano di file “fantasma” che, pur non essendo riconosciuti come tali, occupavano parzialmente la memoria del telefono. Una prova di ciò potrebbe essere il fatto che attivando la sincronizzazione delle foto su iCloud il telefono dicesse “carico 140 foto” nonostante il numero di fotografie effettivamente presenti sul telefono fosse molto inferiore (ed in ogni caso il caricamento non funzionava). Un altro indizio che fossero le fotografie a creare questo problema è dato dal fatto che questo fenomeno di esaurimento della memoria ha iniziato a verificarsi più o meno quando ho aggiornato il sistema operativo dell’iMac, cambiando software per importare e gestire le fotografie. Alcune persone sono riuscite a risolvere questo problema modificando manualmente la data nelle impostazioni, portandola indietro di alcuni mesi se non anni; in questo modo le foto “orfane” comparivano nuovamente nell’album Eliminate di recente rendendo quindi possibile la loro cancellazione. Nel mio caso, però, questo metodo non ha funzionato, e sono ricorso ad un metodo più drastico: backup del telefono su iTunes, reset e ripristino dall’apparecchio, il tutto effettuato direttamente da iTunes. Al costo di perdere un’oretta abbondante di tempo e di dover scaricare nuovamente tutte le app (che comunque non perdono i dati, nemmeno le chat di WhatsApp), ho recuperato la bellezza di 5 GB che non si sa dove fossero finiti!

Il nuovo servizio Raiplay, trasmissioni in diretta e differita

Nel lontano 2011 scrissi un articolo a proposito del vecchio sito rai.tv, che permetteva di vedere le trasmissioni RAI in diretta ed in differita sfruttando la connessione ad internet piuttosto che il segnale proveniente dall’antenna di casa. Dopo tutti questi anni il servizio si è rinnovato ed ha cambiato nome, assumendo ora la denominazione di Raiplay ed è raggiungibile all’indirizzo www.raiplay.it. La logica di funzionamento è pressoché la stessa; la pagina iniziale presenta una lista dei contenuti disponibili suddivisi per categoria, mentre navigando nei menù è possibile accedere alle varie categorie singolarmente ed alla pagina Dirette, dove è possibile vedere in diretta tutti i canali RAI, con un piccolo ritardo rispetto al segnale dell’antenna (forse una quindicina di secondi). Nella pagina Guida TV/Replay è possibile consultare la guida dei programmi TV per i 7 giorni precedenti e successivi alla data odierna; il servizio replay permette inoltre di rivedere (quasi) tutti i programmi che sono stati trasmessi nel ultimi 7 giorni sui canali RAI (a differenza del catalogo principale che contiene solo alcune trasmissioni).

E’ stato anche introdotto il supporto per le smart TV tramite l’app Raiplay, che permette di vedere le trasmissioni in streaming sul televisore di casa anziché sul computer.

Acquisto TV su mediaworld.it, qualche dritta

Ho recentemente acquistato un (bellissimo) televisore Samsung KS7500 da 43 pollici dal sito di Mediaworld, ed in questo articolo ho raccolto alcune dritte riguardo il pagamento e la spedizione nel caso in cui foste interessati ad effettuare un acquisto simile:

  • Mediaworld online non ha niente a che fare con i negozi fisici. Ovviamente non si tratta di due aziende diverse ma operano come se lo fossero: se avete un qualsiasi problema col prodotto che avete acquistato online i vostri riferimenti saranno esclusivamente online o telefonici, non il negozio; nel caso in cui vogliate esercitare il diritto di recesso o se fosse necessaria una sostituzione in garanzia, non dovrete portare il prodotto in negozio ma rispedirlo indietro tramite il corriere. Allo stesso modo, anche se viene offerta l’opzione del ritiro in negozio per gli oggetti più piccoli, i prodotti ingombranti (elettrodomestici, condizionatori e televisori da più di 32 pollici) non possono essere ritirati in negozio.
  • Il pagamento con carta di credito è ovviamente istantaneo, ma in alcuni casi, e non ci è dato sapere quali, Mediaworld si riserva il diritto di effettuare quella che chiamano una “verifica di genuinità” sulla carta di credito; questo procedimento può allungare i tempi anche di 2/3 giorni ed è bene esserne al corrente nel caso in cui abbiate necessità di ricevere l’oggetto entro una data specifica.
  • Mediaworld si appoggia a diversi corrieri, e nel caso di elettrodomestici di grandi dimensioni, condizionatori e televisori superiori ai 32 pollici la spedizione può essere affidata, come nel mio caso, al corriere CEVA Logistics. Da quello che ho capito non si tratta di un corriere vero e proprio, ma di un “gestore” della spedizione, che poi a suo volta si appoggia ad altri corrieri per la consegna fisica del bene. Nel mio caso CEVA Logistics ha mandato la televisione da Melzo (MI) al corriere TBS Srl, con magazzino ad Albavilla (CO), stando a quanto mi è stato riferito.
  • Il corriere che consegna il prodotto si metterà in contatto con voi per stabilire giorno ed orario della consegna. Purtroppo nel mio caso il corriere (TBS) non sembrava avere grandi capacità di pianificazione, l’unica modalità era quella del “ti chiamo oggi per la consegna domani, se domani non ci sei ci risentiamo quando saremo di nuovo in zona”, quindi attenzione al fatto che se vivete in un paesino potrebbero non effettuare consegne ogni giorno (o ogni settimana). Mettersi in contatto direttamente con TBS per effettuare un sollecito è stato praticamente impossibile e, quando possibile, inconcludente; è tuttavia possibile chiamare CEVA Logistics ed effettuare un sollecito tramite loro. Il contatto telefonico di CEVA lo si può trovare nella scheda ordine sul sito di Mediaworld, nella sezione che permette di effettuare il tracking della spedizione.

Università in Inghilterra: domande inviate in ritardo, UCAS Extra e Clearing

Articolo aggiornato il 21/01/2017

Il 15 gennaio, pochi giorni fa, era l’ultimo giorno utile per presentare domanda d’iscrizione alle università inglesi tramite UCAS (per quasi tutti i corsi). La scadenza era a mezzanotte ora inglese, quindi l’una di mattina italiana del 16 gennaio. Cosa succede se per qualsiasi motivo non siete riusciti ad inoltrare la domada d’iscrizione in tempo?

Non disperate, non tutte le speranze sono perse. Le domande inviate in ritardo, e qui anche un solo minuto di ritardo può fare la differenza, acquisiscono una priorità secondaria rispetto alle altre. Questo significa che le università non sono tenute a prendere in considerazione la vostra domanda (cosa che avviene invece con le altre), e potrà scegliere se farlo o meno a seconda delle proprie necessità. Ad esempio nel caso di corsi a numero chiuso che si sono già riempiti o di corsi od università particolarmente prestigiose potrebbe essere difficile ricevere un responso positivo, ma in tutti gli altri casi ci sono buone possibilità che la domanda venga visionata e che riceviate una qualche offerta.

Nel caso in cui vogliate presentare la vostra domanda veramente tardi, o se non ricevete alcuna proposta che vi soddisfa, ci sono Extra e Clearing a venirvi in soccorso.

Extra

La fase chiamata Extra, che quest’anno apre il 25 febbraio, è stata pensata per coloro i quali non ricevono alcuna offerta dalle università indicate nella domanda d’iscrizione, oppure per chi decide di rifiutare ogni offerta ricevuta. Questo processo permette di selezionare un altro corso al quale si è interessati (ma non tutti i corsi sono disponibili in questa fase); è possibile selezionare solamente un corso per volta e, nel caso in cui non si riceva un’offerta entro 21 giorni oppure se la risposta è negativa, se ne può selezionare un altro. E’ necessario (o comunque una buona idea) mettersi preventivamente in contatto con l’università per verificare che possano prendere in considerazione la vostra domanda, così evitate di perdere tempo.

Clearing

Rientrano nel cosiddetto Clearing le domande ricevute a partire dal mese di luglio (controllare sempre la data esatta sul sito UCAS!), dopo che si è chiusa la fase Extra descritta sopra. Clearing è il processo tramite il quale le università riempiono gli ultimi posti rimasti (lasciati liberi, ad esempio, da coloro i quali non hanno ricevuto voti abbastanza alti agli esami per poter entrare). La lista dei posti disponibili è pubblicata sul sito di UCAS ed è necessario mettersi in contatto preventivamente con l’università per verificare che siano disponibili a considerare la vostra domanda. Notare che durante il Clearing potete anche fare nuovamente domanda alla stessa università dove precedentemente vi hanno dato una risposta negativa (anche se non so quanto senso possa avere).

Trio Mandili, una ventata d’aria fresca dalla Georgia

Inauguriamo questo 2017 con un articolo a tema musicale per gli appassionati di musica folk, ecco una perla, una ventata d’aria fresca in diretta dalla Georgia: il Trio Mandili!

Il Trio Mandili nacque quasi per caso nel 2014 quando tre ragazze, forse annoiate, iniziarono a registrare un video mentre passeggiavano cantando lungo una strada di montagna, per poi caricarlo su YouTube. Persone da tutto il mondo hanno cominciato ad ascoltarlo, commentarlo e condividerlo, principalmente esprimendo curiosità e volontà di saperne di più. Del video colpisce in particolare, oltre alla musica in sé, il sentimento di spensieratezza e spontaneità che le tre ragazze riescono ad esprimere. Come loro stesse hanno dichiarato, non si aspettavano di ricevere una risonanza mediatica così grande, soprattutto al di fuori del loro Paese.

Sono ormai passati più di due anni da quando il Trio Mandili caricò il primo video, e da allora molti altri video e musiche hanno fatto la loro comparsa, in alcuni dei quali le ragazze portano vestiti ed indumenti tradizionali, come il cappello caucasico in lana di pecora. Oltre ai video, sul loro sito è in vendita anche il loro primo album “With Love”.

Il Trio Mandili è attualmente composto da Irina Midelauri, Tatia Mgeladze e Tako Tsiklauri, ed il suo nome deriva dal mandili, un velo che secondo la tradizione georgiana le donne lanciavano a terra per riappacificare due uomini che stavano lottando.

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